338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

New York University's Center for Drug Use and HIV Research (CDUHR): il counseling computerizzato migliora l'aderenza dei pazienti alla terapia antiretrovirale

cufrad news alcologia alcol alcolismo New York University's Center for Drug Use and HIV Research (CDUHR): il counseling computerizzato migliora l'aderenza dei pazienti alla terapia antiretrovirale

HIV: counseling computerizzato migliora l'aderenza dei pazienti alla terapia antiretrovirale


Secondo i dati raccolti negli USA sui pazienti affetti da HIV sottoposti a Terapia Antiretrovirale (ART), solamente il 77% vi aderirebbe in pieno, garantendo livelli di carica virale più bassi e minori rischi di trasmissione del virus per via sessuale.
Tuttavia, intervenendo sui soggetti in terapia con sessioni di counseling computerizzato, si sono riscontrati risultati promettenti sia in termini di aumento dell’aderenza all'ART che in relazione ai comportamenti sessuali a rischio. Questo è quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori del New York University's Center for Drug Use and HIV Research (CDUHR), pubblicato sul numero di aprile della rivista Journal of Acquired Immune Deficiency.

La ricerca è stata condotta nell'arco di 9 mesi su 240 pazienti trattati con terapia antiretrovirale, i quali sono stati divisi in due gruppi: in uno è stato introdotto il counseling computerizzato, utilizzando il software "Computer Assessment & Rx Education" (CARE+), contenente elementi teorico-pratici evidence-based utili per migliorare l'aderenza alla terapia e che consentono di ottenere feedback periodici circa l'andamento della stessa. All'altro gruppo, invece, sono stati somministrati dei questionari tradizionali, computerizzati.


Trascorso il periodo di sperimentazione, quasi tutti i pazienti trattati con il CARE+ hanno riferito di aver trovato il software facile da usare ed il 75% tra essi ha dichiarato di preferire di gran lunga l'utilizzo di questo programma computerizzato rispetto ad una seduta individuale con un councelor.

Inoltre, in questi stessi soggetti si è osservata, in media, una diminuzione della carica virale, una migliore aderenza alla terapia e minori rischi di trasmissione del virus. In aggiunta, il 20% dei pazienti sottoposti al CARE+ ha riportato una maggiore fiducia nel successo della terapia.

Quanto emerso porta i ricercatori a sottolineare l’importanza che, visti i risultati incoraggianti in termini di costi-benefici, vengano effettuati nuovi test su questo tipo di interventi di supporto alle terapie più tradizionali.

http://www.dronet.org/comunicazioni/res_news.php?id=3085



(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)