News di Alcologia

Fumo: effetti del bupropione su desiderio e sintomi da astinenza

L'esposizione a situazioni stressanti è comunemente citata come fattore di innesco al fumo dal 40-50% dei fumatori che riportano come

durante un tentativo di smettere di fumare, lo stress contribuisca alla ricaduta.
Partendo da questa premessa, uno studio statunitense ha approfondito l'effetto del bupropione (un farmaco noto per i suoi elevati tassi di

interruzione del fumo) sul desiderio, sull'astinenza da nicotina e sulle risposte emotive a situazioni di stress ricreate nel corso di test

di laboratorio. Per la ricerca sono stati selezionati 65 soggetti fumatori, tra i 18 e i 65 anni, che non presentavano controindicazioni

all'assunzione di bupropione e che non stessero assumendo farmaci con possibili interazioni col bupropione. I soggetti selezionati sono

stati inoltre sottoposti a dei test di stress in laboratorio. 14 giorni dopo aver iniziato il trattamento con il bupropione, 43 soggetti (28

trattati col farmaco e 15 con placebo) hanno smesso di fumare e le procedure di laboratorio sono state ripetute al terzo giorno di astinenza.

Il bupropione ha ridotto i livelli generali di desiderio e i sintomi di astinenza ma non ha avuto effetti significativi nella risposta allo

stress durante il periodo di astinenza dalla nicotina.
Dall'analisi dei dati, sottolineano gli autori, emerge che i fattori di stress ricreati in un test di laboratorio aumentano, nei successivi

trenta minuti, il desiderio, i sintomi di astinenza e lo stress soggettivo e diminuiscono, al contempo, le sensazioni positive. Questi

cambiamenti si attenuano o risultano assenti 60 ore dopo aver smesso di fumare.
I ricercatori suggeriscono, in conclusione, che sono necessarie ulteriori ricerche per stabilire se la modifica della risposta allo stress

sia un fattore predittivo dell'efficacia di un trattamento che faciliti la cessazione del fumo.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)