Nicotine & Tobacco Research: tabagismo e modelli di comportamento
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Smettere di fumare? Basta dare il buon esempio
Il modello di comportamento dei fumatori può influenzare l'atteggiamento di bambini e ragazzi nei confronti del fumo. In Nuova Zelanda è
stato presentato uno studio che permette di esplorare l'uso del fumo per tipo di occupazione, grazie all'inclusione di una domanda inerente
l'abitudine al fumo nei censimenti nazionali a partire dal 1976. L'obiettivo è quello di valutarne la prevalenza tra specifici gruppi di
impiego ritenuti potenziali modelli di comportamento. La definizione di questi viene basata sul fatto che un'occupazione risulti estremamente
visibile ai giovani o che possa facilmente influenzarli attraverso ad esempio una posizione di autorità, uno status di alto livello o
assistenza sociale. I 5 grandi gruppi identificati sono: insegnanti, servizi in uniforme (polizia ecc..), professione sanitaria, personaggi
pubblici e sportivi. Si evince che i soggetti con fascia di età 15-64 anni aventi un'occupazione e che sono fumatori risultano pari a
1.321.323 nel 1981 e 1.744.479 nel 2006. La prevalenza del fumo presenta per tutti i gruppi occupazionali aggregati, in termini relativi, un
calo più elevato (39%-60%) rispetto a quello della popolazione totale degli occupati (calo del 37%) tra il 1981 ed il 2006. Mentre in termini
assoluti il decremento più alto si osserva per il gruppo corrispondente ai servizi in uniforme. E' interessante notare che il gruppo degli
insegnanti ha prevalenza più bassa sia nel 1981 che nel 2006. Un ulteriore aspetto riguarda l'etnicità, in entrambi gli anni la prevalenza
del fumo è più elevata per la popolazione Māori rispetto a quella non Māori, per tutti i gruppi. Lo studio mostra, quindi, come varia nel
dettaglio la prevalenza del fumo tra una vasta gamma di occupazioni quali potenziali modelli di comportamento rispetto al totale delle
persone occupate e come varia, inoltre, stratificando in base all'etnia.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)