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Niente alcol ai minori, oltre 5000 firme consegnate dal Presidente Aicat

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Niente alcol ai minori, oltre 5000 firme
Il presidente dell'Aicat le ha consegnate al Tirreno. Dal congresso di Pisa la richiesta di nuove norme


PISA - E ora le firme per cambiare la legge hanno abbondantemente superato quota 5000. Nello Baselice, presidente nazionale dell'Aicat - l'associazione club alcologici territoriali - ha consegnato ieri mattina al direttore del Tirreno Roberto Bernabò le firme raccolte durante le prime ore del congresso nazionale iniziato a Pisa e quelle raccolte dal personale di Unicoop Tirreno, la catena della grande distribuzione impegnata a sostenere il divieto di vendita dell'alcol ai minori di 18 anni. E' questo infatti uno dei punti della campagna lanciata dal Tirreno e che punta a far colmare un grave vuoto legislativo: ovvero vietare anche in Italia, come quasi ovunque in Europa, vendita e somministrazione dell'alcol ai minorenni (oggi esiste solo quello di somministrazione agli under 16). L'iniziativa del nostro giornale è stata al centro della tavola rotonda di apertura del XXI Congresso nazionale dell'Aicat in corso al Palacongresssi di Pisa. Il presidente dell'associazione, Nello Baselice, ha sottolineato l'importanza di una normativa chiara, che tolga tutti gli alibi anche a chi fa i controlli. Nel corso del dibattito, tra i vari argomenti trattati, è stato posto l'accento su certe abitudini che stanno crescendo tra i giovani, come il "binge drinking", il bere per sballare, cui prendono parte sempre più adolescenti a partire dai 12-13 anni. E dunque non è un caso che da anni, le maggiori società medico scientifiche lancino continui appelli per frenare quella che si sta trasformando in una sorta di pandemia indotta. L'alcol , infatti, costituisce in Europa, la prima causa di morte per i giovani tra i 15 e i 29 anni. Un ulteriore carico di mortalità deriva anche da altre cause totalmente e parzialmente correlate all'alcol: malattie dell'apparato digerente, del sistema circolatorio, tumori, incidenti diversi, omicidi e suicidi. Da qui l'esigenza di nuove normative che vietino categoricamente la vendita di bevande alcoliche ai minori. Normative che però potrebbero non essere sufficienti, si è detto nell'occasione, senza l'impegno dei genitori a cui corre l'obbligo anche di educare ad un consumo consapevole di quelle bevande alcoliche che fanno parte da millenni della nostra cultura» . «La nostra campagna per una nuova legge non farà sconti a nessuno - ha sottolineato il direttore Bernabò- Marcheremo a uomo, per usare una metafora calcistica, i politici che hanno firmato la nostra petizione affinché venga mantenuta la parola data e approvato un emendamento ad hoc all'interno del decreto sanità. Non si tratta di fare del proibizionismo ma di pronunciare dei "no" che competono agli adulti».
Doady Giugliano


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)