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«No alcol ai minori, vedremo se fare l'ordinanza»

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Il sindaco: «Serviranno delle verifiche giuridiche per evitare ricorsi al Tar». L'invito era giunto da Anzolini
IL GAZZETTINO 28 Gennaio 2009 La richiesta, il caineriano Fabrizio Anzolini, gliel'ha anticipata attraverso i giornali. E si può sintetizzare agilmente così: visto che il consiglio ha approvato lunedì all'unanimità la manifestazione di sentimenti per disapprovare la vendita di alcolici a chi ha meno di sedici anni, perché il sindaco non fa un'ordinanza per vietare la vendita di alcolici e superalcolici nei supermercati ai ragazzini che i sedici anni non li hanno ancora compiuti?
Come ha sottolineato Anzolini, in questo modo Udine seguirebbe l'esempio di Schio, che già vieta la vendita nei supermarket, e prenderebbe spunto da quanto la Coop fa in tutto il Paese.
Furio Honsell una risposta la dà - sempre attraverso i media - al giovane consigliere Anzolini.
«È evidente - dice il sindaco - che esiste un'anomalia: proibire di somministrare alcolici e superalcolici ai minori di sedici anni e consentire, invece, la vendita nei supermarket agli stessi ragazzini è ipocrita».
Nulla vieta di fare un'ordinanza, ma il primo cittadino di Udine vuole andare con i piedi di piombo. «Bisogna fare un'esplorazione giuridica sulla base dei nuovi poteri attribuiti ai sindaci prima di decidere se si può fare un'ordinanza per vietare la vendita di alcolici nei supermercati ai minori di sedici anni», dice Honsell.
La verifica normativa è d'obbligo, chiarisce il sindaco Honsell, per essere certi anche che «non ci sia la possibilità che qualcuno impugni questa eventuale ordinanza davanti al Tar. Perché sarebbe davvero ridicolo se accadesse».