Non esiste un livello di sicurezza nel consumo di alcolici
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There is no such thing as a safe level of alcohol consumption
The idea that drinking small amounts of alcohol will do you no harm is a myth, claims Professor David Nutt
Any food or drink contaminated with the amount of acetaldehyde that a unit of alcohol produces would be banned.
Last week I attended a discussion group chaired by the Observer's health correspondent Denis Campbell where one of the other
experts, a public health doctor, asserted that alcohol should be treated differently from tobacco (and by inference other
drugs) because there is no safe dose of tobacco whereas alcohol is safe until a person's drinking gets to "unsafe" levels.
Its health benefits for the cardiovascular system are also often used to support the claim that in low doses alcohol is safe,
for how else could it be health-promoting?
The myth of a safe level of drinking is a powerful claim. It is one that many health professionals appear to believe in and
that the alcohol industry uses to defend its strategy of making the drug readily available at low prices. However, the claim
is wrong and the supporting evidence flawed.
There is no safe dose of alcohol for these reasons:
• Alcohol is a toxin that kills cells such as microorganisms, which is why we use it to preserve food and sterilise skin,
needles etc. Alcohol kills humans too. A dose only four times as high as the amount that would make blood levels exceed
drink-driving limits in the UK can kill. The toxicity of alcohol is worsened because in order for it to be cleared from the
body it has to be metabolised to acetaldehyde, an even more toxic substance. Any food or drink contaminated with the amount
of acetaldehyde that a unit of alcohol produces would be immediately banned as having an unacceptable health risk.
• Although most people do not become addicted to alcohol on their first drink, a small proportion do. As a clinical
psychiatrist who has worked with alcoholics for more than 30 years, I have seen many people who have experienced a strong
liking of alcohol from their very first exposure and then gone on to become addicted to it. We cannot at present predict who
these people will be, so any exposure to alcohol runs the risk of producing addiction in some users.
• The supposed cardiovascular benefits of a low level of alcohol intake in some middle-aged men cannot be taken as proof that
alcohol is beneficial. To do that one would need a randomised trial where part of this group drink no alcohol, others drink
in small amounts and others more heavily. Until this experiment has been done we don't have proof that alcohol has health
benefits. A recent example of where an epidemiological association was found not to be true when tested properly was hormone
replacement therapy. Population observations suggested that HRT was beneficial for post-menopausal women, but when controlled
trials were conducted it was found to cause more harm than good.
• For all other diseases associated with alcohol there is no evidence of any benefit of low alcohol intake - the risks of
accidents, cancer, ulcers etc rise inexorably with intake.
Hopefully these observations will help bring some honesty to the debate about alcohol, which kills up to 40,000 people a year
in the UK and over 2.25 million worldwide in the latest 2011 WHO report.
We must not allow apologists for this toxic industry to pull the wool over our eyes with their myth of a safe alcohol dose,
however appealing it might be to all us so-called "safe" drinkers. Remember these words of a man whose great family wealth
and influence was built on illegal alcohol:
"The great enemy of the truth, is very often not the lie - deliberate, contrived and dishonest - but the myth - persistent,
persuasive and unrealistic. Belief in myths allows the comfort of opinion without the discomfort of thought." John F Kennedy
David Nutt is professor of neuropsychopharmacology at Imperial College London and chairs the Independent Scientific Committee
on Drugs
Traduzione di Roberto Argenta (tratta da rassegna stampa su vino, birra e altri alcolici del 2 aprile 2011)
Non esiste un livello di sicurezza nel consumo di alcolici
L'idea che bere piccole quantità di alcolici non faccia alcun male è un mito. Lo afferma il professor David Nutt. I cibi e le
bevande contaminati con la quantità di acetaldeide prodotta da una unità di alcool dovrebbero essere proibiti.
Di David Nutt
La scorsa settimana ho partecipato a un gruppo di discussione sulla salute presieduto dall'observer's health correspondent
Denis Campbell, dove uno degli esperti, un medico del servizio sanitario pubblico, ha affermato che l'alcol deve essere
trattato diversamente da tabacco (e dalle altre droghe) perché per il tabacco non esiste un dosaggio sicuro, mentre l'alcol
esiste una soglia di sicurezza fino a che non si supera un certo livello. I suoi benefici per la protezione del sistema
cardiovascolare sono spesso utilizzati a sostegno dell'affermazione che in basse dosi l'alcol è sicuro. Quale garanzia
migliore per un protettore della salute?
Il pregiudizio della esistenza di un livello di bere sicuro è una questione importante. È ciò che molti operatori sanitari
sembrano credere e anche quello che l'industria delle bevande alcoliche usa per difendere la sua strategia di rendere questa
droga a basso prezzo disponibile. Tuttavia la questione è sbagliata e gli elementi di prova viziati.
Non vi è alcuna dose sicura di alcol per questi motivi:
• L'alcol è una tossina che uccide i microrganismi quali sono le cellule. È il motivo per cui lo usiamo per conservare la
pelle, il cibo e per la sterilizzazione di aghi ecc L'alcol uccide anche l'uomo. Una dose di solo quattro volte superiore ai
limiti di alcolemia consentiti nel Regno Unito può uccidere. La tossicità di alcol è aggravata dal fatto che per essere
eliminato dall'organismo deve essere metabolizzato in acetaldeide, una sostanza ancora più tossica. I cibi o le bevande
contaminati con la quantità di acetaldeide prodotta da una unità di alcool dovrebbero essere proibiti perché sono un rischio
inaccettabile la salute.
• Sebbene la maggior parte delle persone non diventi dipendente dall'alcol, su alcuni il primo drink ha già un effetto. Come
psichiatra clinico che ha lavorato con gli alcolisti per più di 30 anni, ho visto molte persone che hanno sperimentato una
forte attrazione verso l'alcol già al loro primo approccio e poi hanno continuato fino a diventarne dipendenti. Non possiamo
al momento prevedere chi saranno queste persone, sappiamo però che in alcune persone qualsiasi esposizione all'alcol rischia
di produrre dipendenza.
• I presunti benefici cardiovascolari di un basso livello di assunzione di alcol, in alcuni uomini di mezza età, non possono
essere presi come prova dei benefici dell'alcol. Occorrerebbe una ricerca randomizzata, in cui una parte del campione non
beve alcolici, altri lo bevono in piccole quantità e altri più pesantemente. Fino a quando questo studio sarà fatto, non
avremo la prova che l'alcol abbia effetti benefici sulla salute. Un esempio recente, in cui si è scoperto che una
associazione epidemiologica era falsa, è stato quando si è testato adeguatamente la terapia ormonale sostitutiva. Alcune
osservazioni sulla popolazione avevano suggerito che la TOS fosse positiva per le donne in post-menopausa, ma quando sono
stati condotti degli studi controllati si è scoperto che fa più male che bene.
• Per tutte le altre malattie alcol correlate non ci sono prove di qualsivoglia vantaggio con un consumo moderato - i rischi
di incidenti, tumori, ulcere, ecc aumentano inesorabilmente con l'assunzione.
Spero che queste osservazioni contribuiscano a portare una certa onestà intellettuale al dibattito su alcol. Alcol che uccide
quasi 40.000 persone l'anno nel Regno Unito e oltre 2.250.000 in tutto il mondo, secondo l'ultimo rapporto 2011 dell'OMS.
Non dobbiamo permettere agli apologeti di questa industria tossica di gettare fumo negli occhi con il mito della dose sicura
di alcolici. Potrebbe essere utile, per tutti i cosiddetti bevitori "sicuri", ricordare le parole di un uomo la cui grande
ricchezza e influenza famigliare è stata costruita sull'alcol illegale: "Il grande nemico della verità, molto spesso, non è
la menzogna - deliberata, artificiosa e disonesta - ma il mito -. La persistente, persuasiva ed irrealistica credenza nel
pregiudizio che ci permette la comodità di avere un parere senza il disagio di pensare". (John F Kennedy)