"Non è giusto punire chi apprezza un buon bicchiere" Brown boccia proposta di supertassa sull'alcol
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Roma - Non è giusto che chi apprezza un buon bicchiere di vino debba pagare per gli eccessi di una minoranza. E' questo in sostanza il pensiero del premier britannico Gordon Brown che ha respinto una proposta del suo senior advisor sulle questione mediche, Sir Liam Donaldson: introdurre una tassa minima sulla vendita dell'alcol per arginare il fenomeno del "binge drinking" (bere in quantità eccessiva in poco tempo) e dell'alcolismo. In base al piano di Sir Donaldson per disincentivare il consumo di alcol, una lattina di birra (anche la più scadente) dovrebbe costare almeno una sterlina, una bottiglia di vino non meno di quattro. Dopo attente valutazioni, Downing Street ha però respinto la proposta. Secondo Brown infatti: "La maggioranza di coloro che apprezza l'alcol non deve pagare per il comportamento irresponsabile ed eccessivo di una piccola minoranza". A fargli eco è il ministro del Lavoro e delle Pensioni, James Purnell: "Vogliamo concentrare i nostri sforzi su questa piccola minoranza, non punire indiscriminatamente tutti". Una posizione che mette d'accordo tutti, anche i conservatori: "Non è solo una questione di prezzo, il problema è nel comportamento delle persone" ha spiegato il ministro per la Salute del governo ombra, Andrew Lansley. L'Inghilterra si discosta dunque dalla Scozia, la cui amministrazione ha annunciato poche settimane fa l'introduzione di un prezzo minimo per ogni unità di alcol e il divieto di promozioni su bevande alcoliche (come "paghi due prendi tre"). In Inghilterra quello dell'alcolismo è un fenomeno in crescita: secondo dati del Times, dal 1995 ad oggi il numero dei ricoveri in ospedale per cause legate all'abuso di alcol è raddoppiato, così come i decessi, ad oggi circa novemila l'anno.