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North Carolina University: i disturbi alimentari colpiscono a tutte le età

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I disturbi alimentari colpiscono a tutte le età

I disturbi del comportamento alimentare non colpiscono solo gli adolescenti, ma anche le donne di una certa età. Donne di 50,60,75 anni di età con problemi del peso corporeo e del cibo.
L'allarme arriva dagli Usa ma si contano sempre più casi gravi anche in Italia. Gli specialisti del programma sui disturbi alimentari della North Carolina University che hanno condotto una ricerca che ha coinvolto 1.849 donne, dai 50 ai 75 anni di età, attraverso tutti gli Stati Uniti.
Secondo l'indagine il 62% delle ultracinquantenni sono convinte che il peso incida negativamente sulla loro vita, il 79% soffre di disturbi nella percezione di sè in riferimento al peso e il 64% ci pensa tutto il giorno. Pur di calare di peso assumono pillole dimagranti, farmaci anoressizzanti, lassativi, diuretici e adottano il vomito (8%), svolgono fitness estremo (7%) e si sottopongono ad abbuffate di tipo bulimico il 3,5%.
"Il nuovo fenomeno interessa anche l'Italia, è sporadico ma in evidente aumento, si registrano soprattutto nuovi casi di anoressia in età matura" spiega Elisabetta Spinelli, psichiatra e psicoanalista, responsabile del servizio disturbi alimentari presso la Asl Roma D, membro dall'Associazione per gli interventi sui disturbi alimentari (A.i.d.a).
"Si tratta di casi anche molto gravi e privi di una storia personale precedente. Stati complessi, difficili da curare perché le donne mature hanno coscienza della situazione ma non rispondono alle terapie. Il problema si può ascrivere alla sempre maggiore difficoltà femminile nell'accettare l'ingresso nella terza età ma non escludo che sia legato anche ad altre patologie pregresse, come la depressione. Il rapporto col tempo cambia e le donne arrivano alla 'resa dei conti' senza essere preparate perché la società esclude la terza età e l'immagine del corpo femminile svela forti fragilità. Oggi le donne rimandano molte scelte, soprattutto familiari, e prolungano l'età della giovinezza a lungo. Questo le induce, paradossalmente per la prima volta, a ricercare atteggiamenti molto infantili pari alle giovani tredicenni o diciottenni, inclusi i problemi come anoressia o bulimia. Il quadro a volte è molto grave dal punto di vista psicopatologico e i casi riscontrati sono anche complessi e difficili".

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)