Notti vive ... senza sballo! 10 proposte per città vissute senza alcol
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In occasione delle prossime elezioni amministrative vogliamo contribuire al
dibattito sul futuro delle nostre città proponendo alcune idee affinché le
comunità possano considerarsi veramente "aperte", vivaci e sicure.
Come operatori del settore alcologico e soggetti del terzo settore vogliamo
sottoporre ai candidati alcune idee: un decalogo che nasce dalle nostre
competenze ed esperienze.
ATTENZIONE!
Siete invitati a leggere le nostre proposte prima di archiviarle tra i plichi dei
"bacchettoni proibizionisti".
Il nostro scopo è quello di riunire allo stesso tavolo coloro che avranno ruoli
chiave nei prossimi anni e, insieme a loro, discutere sulle possibili
convergenze.
La nostra associazione non ha assolutamente l'intento di "chiudere" le città
durante le notti.
Il nostro unico obiettivo è quello del benessere collettivo!
Siamo pienamente consapevoli che le città sicure sono quelle vissute, quelle
dove tutti - giovani e non - possono trovare il loro modo di aggregazione.
Non ci rassegniamo, però, all'ineluttabile equazione divertimento = sballo.
Vogliamo essenzialmente contribuire a formare cittadini consapevoli rispetto
ai rischi ai quali si espongono adottando certi comportamenti e stili di vita.
Il nostro fine non è quello della contrapposizione rispetto alle categorie
economiche ma la discussione franca e la riflessione sul merito. In un
momento di estrema difficoltà finanziaria non si può sottostare alle sole
regole del "mercato" (che, peraltro hanno dimostrato i loro limiti): occorre
ragionare sulle prospettive e sulle potenzialità dell'offerta di "svago" anche in
termini di consumi. Occorre soffermarsi sui rischi e sui danni che certe
abitudini provocano e, se davvero, non esistono alternative.
Le nostre proposte ai candidati sindaci
1. Inserire come prioritarie, nei Piani Integrati di Salute, azioni di
sensibilizzazione generale della comunità rispetto ai rischi correlati al
consumo di alcol con l'obiettivo di ridurre le quantità assunte a livello
generale. In particolare promuovere iniziative volte ad informare rispetto
ai rischi connessi alla guida, al lavoro, al consumo di alcol in particolari
condizioni (gravidanza, ecc.)
2. Non patrocinare e, tanto meno, finanziare manifestazioni intitolate a
bevande alcoliche
3. Patrocinare e finanziare manifestazioni in cui si promuovono azioni di
sensibilizzazione rispetto ai rischi derivanti dal consumo di alcol, in
particolare dirette ad adolescenti e giovani, e si organizzano serate
"alcohol free"
4. Predisporre con le categorie economiche e commerciali interessate un
"codice etico" che rafforzi la consapevolezza dei singoli esercenti
rispetto alla necessaria riduzione del consumo di alcol, in coerenza con
le azioni promosse ad ogni livello (statale e regionale) sulla base del
programma "Guadagnare Salute"
5. Promuovere iniziative, anche in termini di ordinanze, così articolate:
a) Divieto di somministrazione e vendita di alcolici ai minori di 18
anni con il fine di sostenere eventuali iniziative dello stato centrale
che andranno in tal senso
b) Divieto assoluto di vendita di bevande alcoliche negli esercizi
(anche ambulanti) eventualmente presenti all'interno delle aree
adibite ad edifici scolastici e sanitari (alcohol free zone).
6. Impegnare la Polizia Municipale in un costante controllo del rispetto
delle normative vigenti da parte degli esercenti
7. Effettuare costanti controlli, in sinergia anche con le altre Forze
dell'Ordine, che rilevino il tasso alcolemico in tutte le fasce orarie,
chiaramente a tutta la popolazione interessata, tenendo conto anche
della normativa relativa al divieto di assunzione di alcolici per certe
categorie professionali. Sarebbe inoltre auspicabile:
a. la creazione di un unico archivio, a disposizione di tutti gli
operatori della sicurezza interessati, rispetto alle
segnalazioni ed alle sanzioni elevate
b. destinare parte degli introiti provenienti dalle sanzioni
amministrative ai sensi dell'art. 186 cds per iniziative volte
alla prevenzione ed all'acquisto di idonei strumenti di
rilevazione del tasso alcolemico
8. Concertare con operatori del trasporto pubblico (taxi inclusi) tariffe
agevolate o corse gratuite per disincentivare l'uso dei mezzi privati in
orario notturno
9. Riconoscere incentivi agli esercizi commerciali (ovviamente anche
discoteche o altre tipologie di locali) dove si privilegiano le
consumazioni alcohol free
10. promuovere, al livello di "aree vaste" il coordinamento tra i vari
comitati dell'ordine pubblico affinché vengano utilizzate regole
omogenee nella vendita degli alcolici al fine di debellare "il turismo
etilico" (è inutile vietare le bevande in centro se nelle periferie, a pochi
chilometri, se ne trovano a prezzi vantaggiosi)
Queste proposte vorremmo discuterle insieme ai tutti i candidati a Sindaco
della città, coinvolgendo le categorie economiche, le forze dell'ordine e le
associazioni.
Per questo motivo chiediamo la disponibilità ad un incontro pubblico da
concordare con le vostre segreterie.