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Nuove dipendenze: internet, gioco e shopping

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Nuove dipendenze: internet, gioco e shopping

Internet, gioco d'azzardo e shopping, sono le nuove dipendenze degli italiani, complici il benessere e l'avanzare delle nuove tecnologie.
Lo rivelano i dati raccolti nel libro di Valentina Albertini e Francesca Gori edito da Cesvot, "Le nuove dipendenze. Analisi e pratiche di

intervento". Se un tempo, infatti, si parlava di dipendenza da droga e alcol, oggi si discute di dipendenza da internet, soprattutto dai

giochi e dalle scommesse online, ma anche di dipendenza dal cellulare, dal sesso e dallo shopping.
Le scommesse on line e il gioco d'azzardo, infatti, sono settori in forte crescita, dietro cui si possono nascondere rischi di dipendenza

compulsiva, come dimostrato anche da una ricerca condotta di recente dallo psicologo David Hodgins dell'Università di Calgary e pubblicata

sulla rivista "The Lancet". Secondo l'esperto, infatti, la possibilità di scommettere o di giocare a poker o a bingo 24 ore su 24, ha

aumentato il rischio di cadere in questa trappola, soprattutto per i soggetti predisposti. Gli uomini tra i 30 e i 40 anni, sono sicuramente

quelli maggiormente esposti, ma cresce anche il numero dei teenager dipendenti dal gioco.
La dipendenza dal sesso colpisce, invece, dal 3% al 5% degli italiani, e anche in questo caso si tratta soprattutto di uomini. La dipendenza

dallo shopping riguarda in modo particolare le donne di età compresa tra i 23 e i 31 anni, mentre quella da internet e dai social network

coinvolge i ragazzi tra gli 11 e i 14 anni. Si tratta, infatti, di un fenomeno in continuo aumento, confermato anche dall'elevato numero di

casi e dai centri specializzati nel suo trattamento. Tuttavia, l'argomento resta piuttosto controverso e dibattuto. Si potrebbe dire che il

mondo è spaccato in due correnti di pensiero. C'è, infatti, chi sostiene come troppe ore trascorse davanti al computer possano causare danni al cervello, e chi, al contrario, è un fervido sostenitore di internet come strumento per il bene sociale.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)