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Nuove dipendenze patologiche: Social Network Addiction

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Nuove dipendenze patologiche: Social Network Addiction
Silvia Zuccaro Stampa
Sono sempre di più le persone che non riescono a staccarsi dalla tastiera, non riescono a lasciare il loro account neanche per un secondo,

sono i malati di Facebook. È questa una delle nuove e pericolose dipendenze che si sono sviluppate nell'ultimo anno: maniaci del web.
Al Molinette, l'azienda ospedaliera di Torino, è attivo, da circa un anno, un nuovo ambulatorio per il malati di Facebook, nel dipartimento

di Psicologia Clinica.
Non solo Facebook...
Facebook è ovviamente il più famoso ma questo ambulatorio è dedicato alla dipendenza da tutti i social network, che orma dilagano, e non

solo. Le nuove dipendenze sono tante e oltre la dipendenza da internet c'è quella per i videopoker, videogiochi e giochi d'azzardo. Nuove

dipendenze senza droga altrettanto gravi e preoccupanti. L'idea di questo laboratorio nasceva in seguito ad una ricerca di tesi di laurea

fatta su circa 100 persone dalla quale è emerso che i depressi e gli psicotici ricorrono al gioco d'azzardo e agli psicofarmaci mentre per

quelli che soffrono di disturbo di personalità si presenta un "caos delle dipendenze".
Dipendenza da Facebook
La dipendenza di Facebook non è ancora classificata come una vera e propria patologia ma secondo il professor Munno, responsabile del

reparto, in ogni persona dipendente da facebook esiste e cresce una sindrome latente:
"E' il rischio del distacco dalla realtà: tra i casi segnalati, ci sono quelli di persone che arrivano tardi al lavoro perché non riescono a

spegnere il computer attraverso il quale dialogano a distanza. Oppure uomini e donne che soffrono di deprivazione del sonno, che sviluppano un isolamento dal resto della famiglia, figli compresi, passando ore e ore della giornata o della serata chiusi in stanza o addirittura in uno scantinato trasformato in angolo-Facebook".
I soggetti a rischio sono i giovani e gli anziani. I giovani cercano in rete di colmare i vuoti che anno nella loro vita reale attraverso i

social network, gli anziani invece puntano grosse somme nei video poker e sperano di riuscire a vincere. Dal 2008 che c'è stata la diffusione di Facebook e ad oggi la situazione è molto cambiata. Facebook è diventato uno dei siti più cliccati al mondo. Sono tante le caratteristiche positive di questo social network: visibilità, congregazione, condivisione, recupero di vecchie amicizie, nascita di nuove ma ci sono anche degli aspetti negativi.
Social Network Addiction
A Molinette lo avevano capito più di un anno fa ma adesso è davvero emergenza per questa nuova dipendenza. In inglese è definita "Social Network addiction" o "Friendship addiction" dipendenza da connessione, aggiornamento della propria pagina web, ricerca di nuove amicizie virtuali (amico - dipendenza) tutto da poter registrare sul proprio profilo. Come accade per le dipendenze da sostanze anche in questo caso si può assistere a sintomi di astinenza ed altri correlati.
C'è la necessità di stare sempre collegati e aggiornare la propria pagina e nel caso non ci si colleghi per un certo periodo di tempo si presentano disagi psico fisici con presenza di pensieri fissi e forti impulsi di volersi connettere. Tutte queste dinamiche si basano su un mondo virtuale e creano, in modo fittizio, sicurezza e autostima ma nel mondo reale c'è solo dipendenza, isolamento sociale e cattiva influenza sulle principali sfere della vita, da quella lavorativa a quella familiare, a quella sociale, a quella affettiva.
Facebook e gli altri social network sono solo un modo per nascondere la realtà, per nascondere le proprie ansie, le proprie preoccupazioni, i propri sbalzi d'umore, la propria disistima e la propria solitudine. Si cercano disperatamente nuove amicizie, sempre di più, che servono come un rafforzamento del proprio ego ma non sono reali. Il più delle volte le persone non si sono mai conosciute realmente e magari mai si consoceranno. Ma è l'autostima che lo richiede. Davanti a quel pc le persone dipendenti saranno sempre più soddisfatte e quando non potranno essere davanti allo schermo si scateneranno ansia, pensieri fissi, depressione, attacchi di panico, paura, problemi di sonno, insicurezza e suscettibilità. A questi si possono aggiungere problemi sociali, familiari, lavorativi, affettivi ed un graduale isolamento. A livello fisico si possono verificare anche problemi come l'emicrania, lo stress oculare, iper sudorazione, tachicardia, tensioni, crampi, dolori muscolari e forte stanchezza. È una delle nuove dipendenze che sta dilagando. Persone sempre più dipendenti che non riescono a staccarsi dal pc. Molti non pensano neanche di avere un problema, pensano che non ci sia niente di male a vivere seduti a quella sedia a fissare lo schermo e a scrivere di continuo frasi che andranno chissà dove. Riconoscere il problema è il primo passo verso la soluzione, provare a ritrovare la vita vera, quella delle chiacchiere con gli amici, del film in televisione e della passeggiata con il cane.
Questo non vuol essere un monito contro Facebook e gli altri social network ma solo un "mettere in guardia" chi pensa di ritrovarsi nella descrizione appena fatta. Le caratteristiche positive di questo nuovo modo di comunicare sono tantissime ma l'abuso è sempre sbagliato.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)