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Nuove linee guida del consumo di alcol: evidenze e tendenze

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Nuove linee guida del consumo di alcol: evidenze e tendenze
Zero, 1, 2 la sequenza virtuosa dei livelli giornalieri di consumo alcolico al di sopra dei quali il rischio aumenta e al di sotto dei quali il rischio c’è. Zero consumo sino ai 18 anni, 1 Unità alcolica tra 18 e 21, nelle donne e negli ultra65enni, 2 Unità Alcoliche nei maschi adulti. Dalla letteratura internazionale emergono solide evidenze che i livelli di consumo di alcolici previsti dalle linee guida nutrizionali sono tuttavia da interpretare nella consapevolezza che non esistono livelli sicuri di consumo e che occorre valutare accuratamente situazioni e contesti.


L’alcol non è un nutriente e le bevande alcoliche non sono un alimento. L’alcol fornisce, tuttavia, 7 kcal/g e, come noto, il primo suggerimento “dietetico” in tutti i regimi di restrizione calorica orientati alla riduzione del peso corporeo è di abolire gli alcolici dalle abitudini di consumo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nelle indicazioni di tutela della salute riguardanti il consumo di alcol, sollecitò sin dagli anni novanta un’estrema attenzione nella formulazione di linee guida sul consumo alcolico che potessero indicare in maniera confondente o ingannevole livelli “sicuri” di consumo alcolico. Allora, come ancor di più nei giorni nostri, gli organismi di tutela della salute consigliavano di rifuggire dalla velleità di indicare livelli di consumo idonei ad essere comunicati alla popolazione in quanto non generalizzabili in funzione dell’età, del sesso, delle condizioni individuali e circostanze oggettive in cui il consumo di bevande alcoliche sarebbe da evitare.


Lo slogan “Less is better”, meno è meglio, adottato in occasione della promulgazione della Charter on Alcohol a Parigi, rappresenta la sintesi mirabile di un concetto che alla luce dell’evidenza scientifica disponibile appare ancora più attuale. La difficoltà d’identificazione di limiti di consumo alcolici tollerabili (ma mai raccomandabili poiché l’alcol è un tossico e un noto cancerogeno anche a piccole dosi) emerge dalla disamina delle linee guida esistenti nell’UE e oggetto di un’attività prevista dalla Joint Action sull’Alcol partita nel 2014 su co-finanziamento della Commissione Europea e degli Stati Membri. Le attività di ricerca e identificazione delle evidenze adottabili in possibili linee guida armonizzate europee verranno coordinata dall’Osservatorio Nazionale Alcol CNESPS, che coordinerà anche l’intera valutazione della Joint Action RARHA, e da ricercatori dell’Istituto di Sanità finlandese.


Se si esaminano le interazioni del consumo di alcol sia in termini di mortalità che di morbilità, l’impatto al netto degli effetti positivi per alcune patologie (come ad esempio la cardiopatia coronarica, il diabete di tipo II, la calcolosi della colecisti), verificabili in particolare per gli uomini per quantità veramente moderate e che non eccedono i 10 grammi (meno di un bicchiere al giorno), è sempre e comunque negativo. E’ stato evidenziato di recente che anche i pochi effetti positivi registrabili a livello individuale sono persi se anche occasionalmente si perde la connotazione del bere moderato indulgendo in situazioni di consumo eccessivo episodico come, ad esempio, avviene consumando in un tempo ristretto più di 5-6 bicchieri di bevande alcoliche, fenomeno non raro tra gli adulti e fin troppo noto tra i giovani che praticano il binge drinking. Le più recenti evidenze della IARC (International Agency for Research on Cancer) mostrano che per molte di queste patologie, tra cui il cancro, è difficile definire un livello di consumo privo di rischio. Non sono identificabili pertanto “dosi-soglia” sotto le quali non si corrano rischi per la salute, poiché il rischio cresce progressivamente con le quantità consumate di bevanda alcolica e indipendentemente dal tipo di bevanda alcolica, rispettando l’unica regola secondo cui maggiore è la quantità ingerita, tanto più alto il rischio.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.epicentro.iss.it/alcol/apd2014/OK%20SCAFATO%20FACTSHEET%20LINEE%20GUIDA%20APD%202014.pdf


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)