Nuove variabili psicosociali spiegano i deficit di personalità nella dipendenza
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Nuove variabili psicosociali spiegano i deficit di personalita' nella dipendenza
fonte: Arch Clin Neuropsychol
Nonostante i punti in comune, vi è ancora una notevole eterogeneità sui livelli d’impulsività che caratterizzano i diversi gruppi diagnostici. Le variazioni nei livelli d’impulsività sembrano essere predittive di una maggiore gravità dei sintomi e di risultati meno favorevoli.
Alcuni autori di uno studio da parte del Dipartimento di Psicologia dell’Universita’ spagnola di Huelva hanno affrontato la questione se i punteggi d’impulsività ottenuti ai test psicologici permettono di individuare in modo empirico sottogruppi diagnostici delle persone tossicodipendenti che presentano diverse caratteristiche cliniche e di prognosi.
Gli autori hanno somministrato test specifici per l’analisi del tratto d’impulsività comportamentale (UPPS -P) e d’impulsività cognitiva (Stroop test e D2) in tre gruppi prevalentemente maschili con diagnosi di dipendenza (uso di cocaina e disturbi di personalità, uso di cocaina senza comorbidità e dipendenza da gioco d'azzardo) per individuare l'utilità dei sottogruppi nel differenziare le credenze di personalità e i risultati ottenuti, il livello di craving, l’adattamento psicosociale e la qualità della vita.
In conformità con i punteggi d’impulsività, i tre gruppi diagnostici di dipendenza sono meglio rappresentati da due classi distinte: classe 1, caratterizzati da una maggiore impulsività di tratto e una peggiore performance di impulsività cognitiva e classe 2, caratterizzati da una minore impulsività di tratto e una migliore performance di impulsività cognitiva.
Le due classi hanno mostrato differenze significative nelle caratteristiche di personalità e nelle variabili di risultato (la classe 1 ha esibito una maggiore disfunzionalità personologica ed esiti clinici peggiori), mentre i gruppi diagnostici convenzionali hanno mostrato differenze non significative nella maggior parte di queste variabili. I punteggi di impulsività di tratto e di impulsivita’ cognitiva sembrano quindi effettivamente utili nel differenziare sottogruppi di persone tossicodipendenti con diversi gradi di severità dei disturbi di personalità e degli esiti clinici.
N.Albein-Urios A. Pilatti, Ó. Lozano, J.M. Martínez-González, A. Verdejo-García.The Value of Impulsivity to Define Subgroups of Addicted Individuals Differing in Personality Dysfunction, Craving, Psychosocial Adjustment, and Wellbeing: A Latent Class Analysis. Arch Clin Neuropsychol (2014) 29 (1): 38-46.
http://www.droganews.it/news/2263/Nuove_variabili_psicosociali_spiegano_i_deficit_di.html
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)