Nuovo libro sul fenomeno dell'alcolismo giovanile
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Una attenta platea formata da una cinquantina di persone - soprattutto genitori ed educatori - ha partecipato alla
presentazione del volume "Adolescenti in bottiglia. Ragazzi ed alcol: che fare?" un interessante libro scritto da Erica
Valsecchi per la casa editrice Ancora. In queste pagine, nate dal lavoro «sul campo» dell'autrice, adulti (genitori,
insegnanti, educatori) e ragazzi troveranno informazioni e indicazioni pratiche per evitare che i giovani affoghino «in
bottiglia». Ci si aspettava qualche giovane ma purtroppo erano assenti a conferma della sottovalutazione del problema.
Scrive la Valsecchi nel suo libro "I giovani si avvicinano sempre più presto all'alcol (in media 11-12 anni). Oggi il
consumo di bevande alcoliche da parte dei giovanissimi è incentivato da forti pressioni non solo culturali e sociali, ma
anche commerciali. Meno vino, più birra e superalcolici. Non più a tavola, ma nei pub, nelle birrerie e nelle discoteche, una
volta la settimana. L'alcol è diventato un ingrediente fondamentale della «cultura dello sballo".
Infatti, mentre da una parte ultimamente si nota una stabilizzazione del consumo medio pro-capite per la popolazione adulta,
dall'altra si assiste ad un preoccupante incremento dell'uso o dell'abuso di bevande alcoliche fra i giovani. In Italia solo
il 26% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni dichiara di non avere bevuto negli ultimi tre mesi, ciò significa che il 74 % ha
bevuto ALMENO una volta alcolici o superalcolici.
Il 60% dei giovani consumatori beve prevalentemente birra e il 40 % vino. Gli aperitivi e i digestivi sono assunti dal 34% e
i superalcolici (per lo più sotto forma di cocktail) dal 21% dei ragazzi in età tra i 15 e i 24 anni.
Le caratteristiche principali dei giovani a rischio rispetto all'utilizzo di alcolici sono: l'iperattivismo, la paura della
quotidianità e della noia il che orienta la loro vita verso l'avventura, l'imprevisto, l'iperstimolazione e le condotte
trasgressive a tutti i costi.
Lunga e interessante la serata di partecipazione, terminata ben oltre le 23; il dibattito tra esperti e cittadinanza è stato
partecipato e intenso, con molte domande e considerazioni da parte di un pubblico rimasto in sala fino in fondo (fatto raro a
Ballabio).