"O bevi o guidi" arriva a Torino: lezioni all'Università e nelle autoscuole su guida e alcol
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Al via la seconda edizione della campagna di sensibilizzazione sui rischi connessi al consumo di alcol in caso di guida. Da
oggi, per la prima volta, entra all'Università degli Studi di Torino la seconda edizione di "O bevi O guidi", la campagna di
sensibilizzazione voluta da Assobirra (Associazione degli Industriali della Birra e del Malto) e UNASCA (Unione Nazionale
Autoscuole e Studi di consulenza automobilistica), nata per informare i futuri guidatori e i neo patentati sui rischi del
consumo di alcol per chi si mette alla guida e sulle nuove norme del codice della strada sull'argomento.
Nell'atrio di Palazzo Nuovo (Via Sant'Ottavio 20), ogni terzo lunedì del mese da gennaio a marzo, sarà allestito un apposito
corner dove gli esperti UNASCA spiegheranno ai minori di 21 anni e a chi ha conseguito la patente da meno di 3 anni che, per
guidare, il loro tasso alcolemico dovrà essere pari a zero. La stessa iniziativa sarà proposta in contemporanea in altri 8
atenei tra i più rappresentativi del Paese (La Sapienza di Roma, l'Università degli studi Perugia, la Federico II di Napoli,
l'Università degli Studi di Firenze, l'Università Aldo Moro di Bari, l'Università degli studi di Palermo e quella di Padova,
l'Università degli studi di Bergamo) dove saranno consegnati 10.000 alcol-test per l'auto-misurazione del grado alcolemico
nel sangue, uno strumento semplice da usare ma anche indispensabile a garantire la totale assenza di alcol prima della guida
e 20.000 leaflet che lanciano il messaggio della campagna: "se devi guidare non bere e se hai bevuto fai guidare qualcun
altro".
Ma l'iniziativa non si ferma qui. Dopo aver contribuito all'inserimento nei quiz d'esame dal 3 gennaio 2011 di alcune domande
dedicate al tema alcol e guida, "O bevi O guidi" tornerà fino al mese di giugno anche nelle autoscuole torinesi e in quelle
italiane (oltre 3.000 distribuite su tutto il territorio nazionale). Le autoscuole e i centri di consulenza automobilistica
UNASCA riceveranno il kit informativo "O bevi O guidi" contenente un opuscolo che illustra i rischi connessi al consumo di
bevande alcoliche prima della guida, la nuova normativa italiana in materia, le sanzioni previste e le più recenti ricerche
sul tema. Inoltre, una dispensa per la realizzazione del modulo formativo da impiegare nei corsi per conseguire la patente,
una locandina da affiggere nelle autoscuole e negli studi di consulenza e un questionario da somministrare ai corsisti prima
di frequentare le lezioni, per sondarne il grado d'informazione sul tema.
La prima edizione di "O bevi O guidi", in appena 6 mesi, ha raggiunto e sensibilizzato oltre 200 mila neopatentati: ovvero il
40% di quanti hanno preso la patente in quel periodo. E la speranza è che anche questa iniziativa abbia contribuito a un
incoraggiante risultato documentato dai dati della Polizia stradale: nei primi 10 mesi del 2010, le contravvenzioni per guida
sotto l'influenza dell'alcol sono diminuite, del -9,8%. Numeri che si allineano anche a quelli contenuti nel recente rapporto
ACI-Istat, che ha segnalato un calo delle vittime di incidenti stradali nel 2009 (-1,6% i sinistri, -10,3% i decessi e -1,1%
i feriti). Tutto questo a fronte, peraltro, di un incremento dei controlli effettuati da PoIizia e Carabinieri (i conducenti
controllati con etilometri e precursori sono stati 1.643.135, pari a +3,3% rispetto al 2009).
L'attenzione nei confronti del problema della guida in stato di ebbrezza, nel nostro Paese è e resta molto alta. Secondo gli
ultimi dati Aci-Istat, in Italia ogni anno quasi 6 mila persone (16 al giorno) hanno un incidente per colpa dell'abuso di
alcol. E secondo una ricerca Makno-AssoBirra condotta quest'anno su un campione di 1.500 maggiorenni rappresentativi della
popolazione italiana, 13 milioni di guidatori, più di 1 su 3, affermano di stare attenti a quanto bevono, ma senza rinunciare
del tutto all'alcol prima di mettersi alla guida. Si conferma per questo necessaria l'esigenza, all'origine di questa
campagna, di continuare a trasmettere un messaggio chiaro e netto: niente alcol per chi deve mettersi alla guida.