Obesità e alcol, doppio allarme
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Il rapporto della Regione: "Ancora insufficiente la prevenzione per i tumori"
Il Secolo XIX 24 marzo 2009
Lo stato di salute dei liguri e gli stili di vita (28 su cento in sovrappeso, 19 su cento completamente sedentari, solo 15 su cento che mangiano frutta e verdura cinque volte al giorno mentre 20 su cento hanno un rapporto con l´alcol considerato "a rischio") per la prima volta sono stati fotografati e assemblati in un unico lavoro. Si chiama "Rapporto sullo stato di salute dei liguri". Lo ha messo a punto l´Agenzia regionale per la sanità, nata da poco più di un anno, che ieri mattina lo ha presentato ufficialmente a Palazzo Ducale con l´assessore alla Sanità Claudio Montaldo e alla presenza del direttore generale dell´Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali, Fulvio Mirano. «È uno strumento di lavoro per trarre le indicazioni sulle scelte strategiche», dice l´assessore. Dai numeri emergono alcune conferme e parecchie novità: la Liguria è terra di anziani sostanzialmente in buona salute; sale sempre più l´età del parto, mentre i cesarei sono ormai al 36 e mezzo per cento; il 39 per cento di coloro che hanno più di 65 anni soffre di malattie croniche.
Quanto ai tumori, in Liguria l´incidenza è inferiore rispetto alla media nazionale (decimo posto tra le Regioni italiane) ma i tumori al colon retto e, nel caso delle donne, ai polmoni e alla mammella, in Liguria sono più "feroci" e uccidono con maggiore frequenza rispetto al resto d´Italia. In Liguria, inoltre, si muore più che altrove per la cosiddetta mortalità evitabile: terzo posto in Italia per gli uomini e tredicesimo per le donne. Che cosa significa? «Che occorre potenziare gli screening per la prevenzione», dice l´assessore Montaldo. E questo porta a un altro dato: sulla costa si sta meglio che nell´entroterra, vuoi per la facilità di accesso ai servizi (per esempio i controlli per i tumori) vuoi per quello che il rapporto definisce come stato di deprivazione, vale a dire un insieme di fattori non riconducibili solo alle disponibilità economiche ma anche alle potenzialità di supporto sociali e familiari. È nell´entroterra, e in particolare nel territorio savonese della Asl 2, che a parità di patologie (bronchite cronica, diabete) si usano più farmaci. E ancora, nell´entroterra è maggiore la spesa sanitaria per l´acquisto di anti-depressivi. In generale, il 9 per cento del campione intervistato riferisce di aver avuto sintomi di depressione nelle ultime due settimane precedenti l´intervista. Le donne risultano depresse tre volte più degli uomini. Infine, l´alcool: il 20 per cento dei liguri tra i 18 ed i 69 anni ha abitudini di consumo di alcol considerate a rischio e il 7 per cento è forte bevitore. La Liguria per consumo di alcool è seconda solo a Trentino, Veneto e Friuli.