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Obesità e alcol, una combinazione pericolosa
fonte: The Journal of the American Medical Association

Poiché la prevalenza di persone con una grave obesità è in notevole aumento negli Stati Uniti, sta diventando sempre più comune prendere in considerazione la chirurgia bariatrica, (branca che si occupa del trattamento chirurgico dei pazienti affetti da obesità patologica) come trattamento contro questa grave malattia.Anche se la chirurgia bariatrica può ridurre il rischio di mortalità a lungo termine, permangono tuttavia numerosi problemi legati alla sicurezza. Rapporti aneddotici suggeriscono inoltre che questo specifico intervento chirurgico potrebbe aumentare il rischio di incorrere in disturbi correlati al consumo di alcol (AUD).Questo studio prospettico di coorte, condotto da un gruppo di ricercatori americani, ha come obiettivo quello di determinare se la prevalenza di AUD varia in seguito all'intervento di chirurgia bariatrica, confrontando il livello di possibili disturbi causati dall'alcol riportati un anno prima dell'intervento e per i due anni successivi all'intervento stesso.Di 2458 partecipanti allo studio, che hanno firmato un consenso informato, solo 1945 (78% femmine, 87% di razza caucasica, età media 47 anni, indice di massa corporea media 45,8) aveva completato le valutazioni pre e post operatorio tra il 2006 e il 2011.Dai risultati è emerso che la prevalenza di sintomi AUD non differisce significativamente rispetto all'anno prima o dopo l'intervento chirurgico ma è risultata essere significativamente più alta nel secondo anno post operatorio. Questo studio ha dunque rilevato che vi sono importanti implicazioni per la cura dei pazienti che si sottopongono alla chirurgia bariatrica. Indipendentemente da una storia di alcol, i pazienti devono essere informati circa i potenziali effetti di tale intervento chirurgico che potrebbe aumentare il rischio di AUD.

W.C. King, J.Chen, J.E. Mitchell et al., Prevalence of Alcohol Use Disorders Before and After Bariatric Surgery, JAMA, June 20, 2012 - Vol 307, No. 23

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)