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OEDT: cala il consumo di cocaina in Europa

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Cala il consumo di cocaina

Circa 14,5 milioni di europei (tra 15 e 64 anni) hanno provato la cocaina una volta nella vita e circa 4 milioni l'hanno consumata

nell'ultimo anno, ma ultimamente anche questo fenomeno starebbe registrando una contrazione in seguito agli effetti della crisi economica. E' questo uno dei dati che emerge dalla relazione annuale dell'Agenzia europea delle droghe (Oedt), secondo cui e' possibile sia stato ormai

raggiunto il picco massimo di popolarita' di questa sostanza illecita, la piu' consumata tra le sostanze stimolanti in Europa negli ultimi

dieci anni.
Alcuni segnali in questo senso arrivano infatti dai paesi in cui la sostanza e' piu' diffusa, inclusa l'Italia. Insieme a Danimarca, Spagna,

e Regno Unito, questi paesi riferiscono un certo calo nel consumo di cocaina nell'ultimo anno tra i giovani (15-34 anni), una tendenza gia'

osservata in Canada e Usa. ''L'onere finanziario associato al consumo regolare di cocaina - si legge nella relazione - puo' renderla meno

attraente nei paesi in cui l'austerità e' all'ordine del giorno''. Il prezzo medio al dettaglio della cocaina nella maggior parte dei paesi

dell'Ue infatti oscilla tra 50 e 80 euro al grammo e ''l'immagine positiva della droga come parte di uno stile di vita ricco viene messa in

discussione anche da una crescente consapevolezza dei problemi legati alla cocaina (ad esempio emergenze ospedaliere, richiesta di

trattamento e decessi)''. In Europa vengono segnalati circa mille decessi all'anno legati alla cocaina, spesso associata ad un forte consumo

episodico di alcol ('binge drinking'). Il numero dei sequestri di cocaina continua ad aumentare in Europa (da 56.000 nel 2004 a circa 99.000

nel 2009), ma il quantitativo sequestrato e la purezza della droga sono diminuiti notevolmente. La quantita' totale di cocaina intercettata

in Europa ha raggiunto un picco nel 2006 e da allora si e' dimezzata, raggiungendo una cifra di 49 tonnellate stimate nel 2009.

 

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)