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Oklahoma State University: dagli USA, un braccialetto che misura il consumo di alcol

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Dagli USA, un braccialetto che misura il consumo di alcol

Sensori transdermici per monitorare l’assunzione di alcol in modo continuativo, questa la frontiera del ventunesimo secolo nell’ambito della ricerca sull’abuso alcolico. Thad R. Leffingwell della Oklahoma State University (USA) e collaboratori descrivono sulla rivista Alcoholism: Clinical and Experimental Research, lo sviluppo e la valutazione dei due dispositivi ad oggi disponibili per monitorare nel tempo, l'assunzione di alcol.
Per determinare la quantità di alcol assunta da un soggetto, generalmente si misura la concentrazione dell’etanolo nell’aria espirata o nel sangue (BAC), dati che danno informazioni sul consumo recente di alcol. L’analisi dei metaboliti può invece fornire dati sul consumo meno recente, tuttavia difficilmente si riescono ad ottenere informazioni sulla quantità e la frequenza degli episodi di assunzione nel tempo e generalmente, negli studi sul fenomeno, ci si affida alle informazioni autoriportate dai soggetti consumatori. Una valutazione oggettiva del consumo o astinenza dall’alcol dunque, risulta difficile da determinare in quanto l’alcol è velocemente metabolizzato ed escreto dall'organismo. Anche una misurazione giornaliera del BAC può risultare non sufficiente in quanto si potrebbe perdere il monitoraggio di alcuni episodi di assunzione durante il giorno e in alternativa, una determinazione del BAC più volte al giorno, potrebbe risultare troppo invasiva per il soggetto in esame.
Dalla tecnologia sono disponibili attualmente degli strumenti in grado di misurare costantemente nel tempo, il consumo di alcol in modo non invasivo: si tratta di sensori transdermici, applicabili come braccialetti al polso o alla caviglia, che misurano l’alcol liberato attraverso la cosiddetta “traspirazione insensibile”, ovvero l’acqua che evapora attraverso la cute e che non deriva dalle ghiandole sudoripare, permettendo di misurare piccole frazioni (circa l’1%) dell’alcol ingerito.
La Transdermal Alcohol Concentration (TAC, concentrazione di alcol transdermica) misurata con questi sensori, è strettamente correlata, seppur non identica, ai livelli di alcol circolanti nel sangue, rappresentando una stima dell’alcol assunto nel tempo e fornendo un metodo che, nonostante richieda ulteriori sviluppi della tecnologia, risulta promettente nello studio dell’abuso alcolico.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)