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Omicidio stradale: le nuove regole, le sanzioni in arrivo

Omicidio stradale: le nuove regole, le sanzioni in arrivo

OMICIDIO STRADALE: LE NUOVE REGOLE, LE SANZIONI IN ARRIVO
La commissione Giustizia del Senato ha trovato un primo accordo su un testo che introduce il delitto di omicidio stradale. Ecco cosa prevedono le norme attualmente in discussione


1. Omicidio stradale / Le nuove ipotesi di reato


Non solo alcol e droga, ma anche velocità doppia rispetto al consentito. La commissione Giustizia del Senato ha sbloccato il disegno di legge sull'omicidio stradale inserendo nel testo base (che riunifica cinque proposte rimaste in lizza per mesi ed è comunque soggetto a emendamenti) anche l'ipotesi di velocità “esagerata” tra quelle che farebbero scattare il nuovo reato. Una scelta di compromesso: altre proposte prevedevano anche una fattispecie più ampia e flessibile come la guida “temeraria”, mentre il minimo era rappresentato dalla sola guida sotto effetto di alcol o droghe. Ma anche così le contestazioni non mancheranno: la velocità è un elemento troppo sensibile per non innescare emendamenti ora e contenzioso domani.

 

2. Omicidio stradale / La «velocità doppia»


Prima di tutto c'è il problema del «doppio rispetto al consentito». Vuol dire che l'omicidio stradale si configurerebbe ugualmente per chi va a più di 180 all'ora su una strada statale o a 260 in autostrada e per chi supera i 60 all'ora in uno dei tanti tratti in cui un gestore che semplicemente vuole scaricarsi da responsabilità ha imposto il limite dei 30. Per questo è possibile che la stessa commissione Giustizia introduca una differenziazione tra varie ipotesi.


Inoltre c'è il problema dell'esatta determinazione della velocità. Già oggi, su uno stesso incidente, si hanno spesso perizie che giungono a conclusioni diverse secondo che siano del consulente del giudice o di una delle parti. Sono frutto non solo della naturale diversità di interessi, ma anche del fatto che troppo spesso le rilevazioni effettuate nell'imminenza dell'incidente sono incomplete o comunque discutibili, perché nella maggior parte dei casi non vengono certo mobilitate task force di esperti e c'è la necessità di liberare la strada per far tornare la circolazione alla normalità.

 

3. Omicidio stradale / Non basta la scatola nera


I dubbi non vengono risolti completamente nemmeno quando su un veicolo coinvolto nell'incidente è montata la scatola nera (che si è già diffusa negli ultimi anni e dovrebbe ulteriormente diffondersi nei prossimi, per volontà convergente delle assicurazioni e del Governo): sono sempre possibili malfunzionamenti o interpretazioni controverse dei dati. Tanto che uno dei punti più delicati del pacchetto Rc auto stralciato un anno fa dal Dl Destinazione Italia (147/2013) e riproposto nel Ddl concorrenza presentato il mese scorso dal Governo riguarda proprio il valore probatorio delle risultanze della scatola nera, che si vorrebbe promuovere a verità che fa “piena prova” davanti al giudice salvo dimostrarne la manomissione o il mancato funzionamento.


Delicata è poi la scansione temporale dell'incidente: va considerata la velocità tenuta prima dell'impatto (alla quale peraltro è più difficile risalire senza scatola nera) o solo quella alla quale è avvenuto l'urto?


Con la configurabilità del delitto di omicidio stradale anche in ipotesi legate direttamente alla velocità, si alza la posta su questioni che già normalmente sono controverse.


(...omissis...)


a cura di Maurizio Caprino


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2015-03-24/omicidio-stradale-nuove-ipotesi-reato-225147.shtml?uuid=ABxvdgED


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)