Omicidio stradale, prelievo del sangue forzato oppure no?
Omicidio stradale, prelievo del sangue "forzato" oppure no?
Le interpretazioni delle Procure sono numerose, facciamo il punto
Ormai non si contano più le circolari interpretative del nuovo reato di omicidio e lesioni stradali, introdotto a fine marzo 2016, con cui il legislatore vuole arginare il fenomeno degli incidenti gravi dovuti all’alcol. Si tratta soprattutto di indicazioni operative fornite dalle Procure alla Polizia giudiziaria e alle Forze dell’Ordine, per far sì che la legge venga applicata correttamente: chiarimenti che interessano tutti gli automobilisti. La questione principale riguarda gli incidenti gravi (con uno o più morti, oppure con uno o più feriti) dovuti allo stato di ubriachezza. Può darsi che il guidatore rifiuti di sottoporsi al prelievo di sangue per individuare il livello di alcol. L’obiettivo del conducente ubriaco (e responsabile di un sinistro) che dice no al prelievo ematico è sfuggire alle pene previste dal reato di omicidio stradale. La domanda è: come incastrare ugualmente l’ubriaco, rispettando il Codice di procedura penale?
Prelievo coatto
L’interpretazione prevalente (ma non tutte le Procure la pensano così) è che l’automobilista venga sottoposto al prelievo coatto, forzato, di liquidi biologici, consentendo che nei “casi di urgenza” sia il Pubblico ministero a disporre l’accompagnamento coattivo e l’esecuzione delle operazioni di prelievo. Fra le Procure favorevoli al prelievo coatto c’è quella di Udine, secondo cui il prelievo mediante la consueta puntura con una siringa sterile è un’operazione che, salvo casi assolutamente eccezionali, provoca una sofferenza di lieve entità, compatibile con l’articolo 224-bis del Codice di procedura penale. E nel caso di incoscienza dell’indagato? Ossia nel caso in cui l’automobilista ha perso conoscenza dopo il sinistro? Per la Procura di Udine, è senz’altro possibile procedere all’analisi del sangue.
Perfettamente sobrio
Il secondo problema riguarda gli incidenti causati da chi è perfettamente sobrio. Il reato di omicidio e lesioni stradali scatta in caso di morte o di feriti gravi se il responsabile guidava in un centro urbano a una velocità pari o superiore al doppio di quella consentita e comunque non inferiore a 70 km/h, oppure su strade extraurbane a una velocità superiore di almeno 50 km/h rispetto a quella massima consentita. O attraversando un’intersezione con il semaforo disposto al rosso. O ancora, circolando contromano oppure a seguito di manovra di inversione del senso di marcia in prossimità o in corrispondenza di intersezioni, curve o dossi.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.omniauto.it/magazine/40139/omicidio-stradale-prelievo-di-sangue
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)