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Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO): nuovi interventi in favore della lotta alla droga

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UNODC-WHO, la salute al primo posto nella lotta alla droga

Dall’Ufficio delle Nazioni Unite sulla droga e il crimine (UNODC) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), un programma congiunto sul trattamento e la cura della dipendenza da droghe che punta allo sviluppo di un approccio globale, integrato e basato sulla salute per promuovere politiche sulle droghe in grado di ridurre la domanda di sostanze illecite, alleviare le sofferenze e diminuire i problemi droga correlati a livello familiare e della società. Il dibattito internazionale sulle droghe, ha evidenziato il direttore dell’UNODC Yury Fedotov ad una sessione dedicata alla lotta alla droga durante il World Economic Forum che quest’anno si è tenuto a Davos in Svizzera, è prima di tutto attenzione alla salute. Ed è in occasione del Forum che è stato fatto conoscere meglio lo “Joint UNODC-WHO Programme on Drug Dependence Treatment and Care”, progetto per ridurre sia la domanda di sostanze illecite, che promuovere i migliori trattamenti. Il programma fa infatti emergere la necessità di sviluppare servizi che affrontino i disturbi correlati al consumo di droga con un approccio basato sulle evidenze scientifiche e umanitario, per far fronte allo stigma sociale e promuovere la cura, le opportunità di recupero e il reinserimento sociale.
Come riportato nel programma, il consumo di droga rappresenta uno dei 20 fattori di rischio per la salute pubblica in tutto il mondo ed è tra i primi 10 fattori di rischio nei paesi sviluppati. I disturbi droga-correlati sono associati ad un aumentato rischio di altre malattie come l’HIV/AIDS, l'epatite, la tubercolosi, il suicidio, i decessi per overdose, le malattie cardiovascolari. I pazienti dovrebbero essere dunque in grado di accedere a servizi adeguati in tutte le fasi della loro malattia.
Tutto questo in un’ottica di riconoscimento globale della tossicodipendenza come malattia multifattoriale prevenibile e curabile e di riconoscimento dei vantaggi sociali dell’investire in trattamento, per migliorare la salute, la sicurezza e contribuire alla coesione sociale e allo sviluppo dei paesi nel mondo.
 
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)