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L' Austria fa il punto sul traffico internazionale di farmaci contraffatti

La scorsa settimana a Vienna si è tenuta una conferenza sul traffico internazionale di farmaci contraffatti, a cui hanno partecipato i più alti vertici dell'Organizzazione Mondiale delle Dogane (OMD), dell’Interpol, dell' Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’United Nations Office on Drugs and Crime. Un incontro fortemente voluto dalle autorità politiche e sanitarie di mezzo mondo per fare il punto su questo annoso problema, divenuto oramai una seria minaccia per la sicurezza pubblica ed una lucroso business per la criminalità organizzata. Sulla base dei sequestri e delle analisi effettuate sia dagli organi di controllo di frontiera che dai laboratori biochimico-clinici, questi prodotti si sono rivelati nel tempo estremamente pericolosi, se non addirittura letali per l’essere umano. L’UNODC ha stimato che il traffico di falsi medicinali dall'Asia, dall’America Latina e da alcune aree dell’Africa verso i paesi più industrializzati abbia generato, grazie all’evoluzione del commercio online, dei profitti per miliardi di dollari. La due giorni di lavori nella capitale austriaca è stata l’occasione per riunire, appunto, gli stati membri (assieme alle ONG, le organizzazioni internazionali, i rappresentanti dell'industria, le associazioni di categoria, gli esperti legislativi) e discutere circa la produzione, la distribuzione e il commercio illegale. Circostanza a cui è stata prestata maggiore attenzione è stata l’opportunità di implementare la “United Nations Convention on Transnational Organized Crime” un importante protocollo d’intesa ideato per facilitare le diverse autorità nell’identificazione rapida delle sostanze e nella condivisione dell’informazione col network di riferimento.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)