Oristano: alcol test prima di salire in sella
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ORISTANO. In pista come in strada. Chi si mette alla guida, pardon, in sella non dovrà salirci ciucco. Si beva, ma con moderazione, perché stavolta l'etilometro vigila sulla condizione di sobrietà dei cavalieri. Lo impongono le nuove norme, adottate dal ministero la scorsa estate col quale si regolamentano tutte le manifestazioni pubbliche a carattere equestre. E così anche i cavalieri dovranno sottoporsi all'alcol test. Non sarà l'intero gruppone a finire nel mirino delle macchinette tanto temute dagli automobilisti, ma solamente un piccolo campione che, prima dell'inizio delle giostre di domenica e martedì, sarà esaminato da un'equipe mista composta da rappresentanti della Asl, dal veterinario della manifestazione - il dottor Giuseppe Sedda che farà da tramite coi cavalieri - e da qualche pubblico ufficiale delle forze dell'ordine. Saranno loro a verificare che tutto sia in ordine e che la vernaccia non scorra a fiumi. Prima che la giostra cominci verranno estratti i nomi di cinque cavalieri che dovranno presentarsi al presidio mobile per effettuare l'alcol test. Chi risulterà "fuori legge" dovrà scendere da cavallo e rinunciare alla Sartiglia. Per i cinque che saranno sorteggiati ci sarà anche da effettuare il test che, attraverso la saliva, indica immediatamente se si è fatto uso di droghe. Anche in questo caso, se viene riscontrata positività, si dovrà scendere dalla sella. L'unico dubbio ha riguardato la quantità di alcol che sarà tollerata. Il ministero infatti, al momento di stilare il nuovo regolamento e di indicare come obbligatorio l'alcol test, si è dimenticato di fornire la tabella da rispettare. Alla Sartiglia si ovvierà prendendo pari pari le misure che vengono utilizzate per i controlli agli automobilisti. Quindi la soglia massima consentita di alcol nel sangue sarà di 0,50. Per chi va oltre scatta il ritiro dell'ipotetica patente per correre alla Sartiglia. Insomma, di fronte al vuoto legislativo, si trova immediatamente un punto di riferimento certo che è quello del codice della strada. Filippo Uras, responsabile della sicurezza, è categorico: «La Sartiglia non è più quella di un tempo ed è giusto che anche i cavalieri si adeguino. Sono stati tutti informati per tempo che ci saranno i controlli a campione e sanno benissimo a cosa andranno incontro nel caso in cui risultasse che hanno bevuto troppo o fatto uso di droghe». Viene comunque difficile immaginare che domenica o martedì, al termine della vestizione, se qualcuno venisse pizzicato con troppa vernaccia nel sangue, ammetta: «Sì è vero ho bevuto troppo, adesso scendo da cavallo». Difficilmente la decisione di bloccarlo prima ancora del via gli risulterà gradita. Ma come si dice in questi casi: la legge è legge. - Enrico Carta