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Orta di Atella (CE): alcol e tabagismo nei preadolescenti, incontro di prevenzione

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Alla "Stanzione" formazione contro le dipendenze
ORTA DI ATELLA. Nella sala convegni della scuola secondaria di primo grado "Stanzione" si è tenuto l'incontro conclusivo del seminario sulla

prevenzione dalla dipendenza da alcol e tabagismo rivolta ai preadolescenti, i cui lavori hanno preso l'avvio il 14 dicembre scorso, promosso

dalla dirigente Arcangela Del Prete e curato dal professor Carmine D'Ambrosio. Nel corso delle lezioni, il professor D'Ambrosio, davanti a

una folta platea di alunni, ha affrontato vari argomenti inerenti alle patologie e ai danni causati all'organismo dall'uso precoce e dall'

abuso di alcol e tabacco.
L'organizzazione del seminario ha previsto anche due incontri in presenza dei genitori, ai quali ha partecipato la stessa dirigente, allo

scopo di favorire e sollecitare il coinvolgimento, in questa iniziativa di prevenzione, di tutti i soggetti che rivestono, nei confronti dei

minori, un ruolo educativo e formativo. La dirigente Del Prete ha fortemente voluto l'attuazione di questi incontri informativi in

considerazione della gravità del problema in termini di costi umani e sociali. Tutte le ricerche nel settore hanno dimostrato che sono sempre

più numerosi i soggetti che iniziano a bere alcolici o a fumare durante la fase della preadolescenza senza avere coscienza delle gravi

conseguenze per la salute a breve e a lungo termine.
"La scuola, - ha detto la Dirigente Del Prete - per il ruolo che riveste, deve fare la sua parte per facilitare la consapevolezza da parte

dei giovani sui gravissimi rischi associati all'eccessivo e prematuro ricorso a sostanze dannose per la salute. In generale, essa rappresenta

l'ambiente privilegiato nel quale favorire l'interazione tra adulti e giovani e stabilire strategie condivise d'intervento e prevenzione

contro le tante piaghe sociali che minacciano i nostri figli: tossicodipendenza, illegalità, abusi, ecc. Noi abbiamo sempre colto ogni

occasione per informare, educare, responsabilizzare ed insegnare ai nostri ragazzi uno stile di vita fondato sul rispetto della propria

integrità fisica e psichica, promuovendo e attivando numerose iniziative di informazione e prevenzione a salvaguardia della loro incolumità e

del loro benessere. Per raggiungere questi obiettivi così importanti non servono sermoni o imposizioni, bisogna partire dagli interessi dei

ragazzi, conoscere gli stimoli e le attrattive che orientano le loro scelte, coinvolgerli nei progetti per arrivare alla loro coscienza e

farli sentire protagonisti nella difficile scelta della strada migliore per il loro futuro".

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)