Ortoressia: quando il mangiare sano diventa un'ossessione
Ortoressia: quando il mangiare sano diventa un’ossessione
Negli ultimi decenni il naturale e salutare regime alimentare , scandito dalla fame biologica e dal piacere del cibo genuino e nutriente, con pasti strutturati consumati prevalentemente in ambito domestico , è stato letteralmente soppiantato da una alimentazione caotica , dettata da una fame condizionata con cibi gratificanti , ricchi di grassi , zuccheri e sale.
A ciò si è aggiunta una forte destrutturazione dei pasti con scarso rispetto di orari , tempi e pasti consumati prevalentemente fuori casa.
Parallelamente si è verificata una forte riduzione dell’attività motoria e un aumento marcato dei comportamenti sedentari con una pesante ricaduta negativa sulla salute fisica e psicologica.
Da qui la necessità di modificare lo stile di vita per migliorare la salute dell’individuo. Nasce cosi il fronte dei salutisti, che si propone di mettere in atto comportamenti atti a mantenere il benessere o curare le malattie dello stile di vita : metaboliche ( obesità , diabete , ipercolesterolemia ) cardiovascolari ( ipertensione arteriosa , cardiopatia ischemica , ictus ) , tumorali ( mammella , intestino , prostata) e neurodegenerative.
Come in tutte le cose l’equilibrio , il buon senso e la moderazione nelle scelte alimentari e di vita attiva può arrecare effetti benefici sulla nostra salute.Se, al contrario , le nostre scelte sono dettate da regole alimentari troppo rigide o da errate informazioni rischiamo di mettere in atto comportamenti che creano uno stato di vigilanza e allerta mentale talmente elevato da arrecare un significativo disagio.
E’ cosi che nasce l’ortoressia (dal greco “orthos” che significa giusto e corretto, e “orexis” che significa appetito), un nuovo disordine della condotta alimentare , descritto per la prima volta nel 1997 da Bratman , che sta interessando una quota non indifferente di soggetti che intendono mangiare a tutti i costi cibi “sani ”e “puri”, senza strappi alle regole.
Intraprendere percorsi alimentari cosi ferrei richiede impegno , autodisciplina e autocontrollo non indifferenti e non alla portata di tutti e questo rende il soggetto coinvolto convinto di essere speciale e certo che la strada intrapresa sia quella giusta. Alcuni individui che si avventurano in simili percorsi piombano nella trappola infernale del “controllo malato” caratterizzato da pensieri , preoccupazioni , convincimenti disfunzionali ( non sostenuti da prove convincenti) cui seguono comportamenti e stati d’animo negativi sulla salute fisica , psicologica ,comportamentale e sociale.
Lo stato mentale di eccessiva vigilanza e allerta sulla sana alimentazione non è funzionale al benessere del soggetto né prima (obbligo di dedicare sempre più tempo per rimanere aderente allo schema alimentare prestabilito) né durante ( i piccoli errori vengono amplificati in modo non realistico) né dopo( le conseguenze diventano catastrofiche ).
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.ecodellevalli.tv/cms/180561/ortoressia-quando-il-mangiare-sano-diventa-unossessione/
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)