Orvieto: in aumento i giovani coinvolti in incidenti causati dall'alcol
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Cifre preoccupanti emerse durante "ParaEbrezza", la giornata di sensibilizzazione e informazione organizzata da Cittadinanzattiva.
CORRIERE DELL'UMBRIA.it 23 novembre 2009
Chi beve con moderazione non fa tendenza, ma tiene alla vita propria e a quella degli altri. E' questo uno dei tanti messaggi lanciati da "ParaEbrezza", la giornata di sensibilizzazione e informazione sui temi legati al consumo di alcolici nei giovani, specie se prima della guida, promossa da Cittadinanzattiva. Molti gli stimoli di riflessione emersi dall'incontro, al quale non è mancata la presenza degli amministratori. "Stiamo provvedendo al monitoraggio - ha detto il vicesindaco Rosmini - e alla creazione di situazioni tranquille, dove i nostri giovani possano incontrarsi e stare insieme in tutta sicurezza". Sull'importanza della prevenzione per la tutela della salute si è soffermato Luciano Bondi, responsabile del servizio di alcologia della Asl di Perugia. "Secondo le statistiche - ha commentato il rappresentante della Sia - in Europa, l'alcol è il terzo fattore di rischio-malattia e causa di morte prematura. In Italia, a morire per colpa dell'alcol sono circa in 25mila e si tratta di morti giovani che potrebbero tranquillamente essere evitate, grazie a politiche mirate che al momento latitano e a un'informazione più completa". E' con questo spirito che il rappresentante della Società italiana di alcologia ha invocato un aumento delle tasse del 25% sulle bevande alcoliche, il cui abuso mette a rischio la salute, specialmente sotto i 16 anni. E in tutte quelle situazioni in cui la sicurezza è fondamentale, come la gravidanza, l'attività sportiva, il lavoro e ovviamente sulla strada. Significativa, in tal senso, la testimonianza di Giuseppe Guccione, presidente della Fondazione vittime della strada che ha ricordato il caso di Jacqueline Saburido, l'attivista venezuelana, nota per essere sopravvissuta a un gravissimo incidente d'auto verificatosi nel settembre del 1999 e di cui ancora porta i segni. Se nel 2007 in Italia i consumatori a rischio erano più di 300mila ragazzi e oltre 200mila ragazze sotto i 18 anni, la media umbra si attesta adesso al 26% per gli uomini e all'8% per le donne. Come a dire che ad essere a rischio è un consumatore su cinque. A circoscrivere le cifre nazionali alla realtà del comprensorio, è stato invece il comandante della polizia stradale di Orvieto, Stefano Spagnoli, che ha tracciato un bilancio numerico degli incidenti legati all'alcol. Sarebbero circa 400 le persone in fascia giovanile coinvolte in incidenti stradali, specialmente la notte e durante i week end. Dato, questo, piuttosto alto se parametrato a un territorio di riferimento di trentamila abitanti.