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Osservatorio nazionale alcol: il Progetto Sisma - Sistema di monitoraggio alcol-correlato

Osservatorio nazionale alcol: il Progetto Sisma - Sistema di monitoraggio alcol-correlato
Osservatorio nazionale alcol: il Progetto Sisma - Sistema di monitoraggio alcol-correlato

Effettuare un’analisi dell’impatto alcol-correlato in Italia per utilizzarla come strumento di supporto alla verifica e alla valutazione del conseguimento degli obiettivi di prevenzione e delle azioni (nazionali ed europee) di contrasto al consumo rischioso e dannoso di alcol nella popolazione: questo l’obiettivo del progetto Sisma - Sistema di monitoraggio alcol-correlato, finanziato dal ministero della Salute nell’ambito delle azioni centrali previste nel programma di attività del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm) per l’anno 2014 .

 

Il nuovo sistema di visualizzazione grafica dei dati del Sisma offre, attraverso l'utilizzo degli indicatori definiti dall'Istituto superiore di sanità (Iss) e di tecniche standardizzate di respiro europeo e internazionale, uno strumento agile e immediato di valutazione formale che viene messo a disposizione delle Istituzioni governative, delle Regioni, del Servizio sanitario nazionale come strumento cardine di indicatori e dati di valenza formale, statistica derivata ufficiale del Piano statistico nazionale, rivolto a garantire i flussi informativi indispensabili per Relazione annuale del Ministro della Salute al Parlamento ai sensi della Legge 125/2001 e il monitoraggio degli obiettivi del Piano nazionale e dei Piani regionali di prevenzione per la programmazione degli obiettivi di salute e degli interventi indispensabili per contrastare l'impatto dell'alcol in Italia e incrementare i livelli di salute, sicurezza e benessere degli italiani e delle italiane.

 

Consulta il database “Sisma on line” per:

Background di riferimento

L’alcol è oggi uno dei maggiori fattori di rischio evitabile in Italia. La diffusione di culture e di modelli del bere ispirati a valori d’uso dell’alcol come sostanza psicoattiva ha minato, nel corso degli ultimi decenni, il tradizionale consumo mediterraneo ove il fenomeno del “bere per ubriacarsi” - binge drinking tra i minori, l’avvio precoce al consumo di alcol e l’incremento dei livelli di consumo con modalità rischiose e dannose per la salute, sono le variabili più caratterizzanti le tendenze dell’ultimo decennio. Ciò è quanto emerge dai dati epidemiologici e dal monitoraggio alcol-correlato, strumenti indispensabili e insostituibili per la pianificazione delle strategie di prevenzione, per la programmazione sociosanitaria e per azioni di contrasto al consumo rischioso e dannoso di alcol nella popolazione.

 

A livello nazionale, la necessità di un sistema formalizzato di monitoraggio alcol-correlato si è consolidata a partire dall’approvazione della Legge 125/2001 che, valorizzando le attività già avviate dal DM rivolto alla rilevazione periodica delle attività dei gruppi di lavoro dedicati alla riabilitazione degli alcol-dipendenti, richiamava la necessità di provvedere annualmente alla produzione di una relazione annuale del Ministro della Salute sullo stato di avanzamento delle attività previste dalla stessa Legge per il contrasto al fenomeno dell’alcol-dipendenza in Italia. Numerose leggi e piani di indirizzo (Legge 125/2001, Piano Nazionale Alcol e Salute-PNAS, Piano Nazionale della Prevenzione-PNP) nel corso degli anni hanno sottolineato l’esigenza centrale di flussi informativi specifici particolarmente sentita da tutte le Regioni e Provincie Autonome (PA) italiane. Tale esigenza è sintetizzata nel Piano Nazionale di Monitoraggio Alcol e Salute (PNMAS), documento elaborato da un gruppo composto da rappresentanti istituzionali ed esperti e approvato, nell’anno 2007, dalla Commissione Salute.

 

A livello Europeo, negli ultimi dieci anni, numerose sono state le iniziative sull'alcol quali la “EU strategy to support Member States in reducing alcohol-related harms” (Commissione Europea, 2006) e la “WHO European Alcohol Action Plan to reduce the harmful use of alcohol 2012-2020” (Organizzazione Mondiale della Sanità-OMS, Ufficio Regionale per l’Europa, 2011), supportate a livello globale dalla “Global strategy to reduce the harmful use of alcohol” (OMS, 2010) e dalla ”Action Plan for the Global Strategy for the Prevention and Control of Non-communicable Disease 2008-2013” (OMS, 2008). Tali iniziative, alle quali l’Italia ha aderito nell’ambito di numerose attività progettuali europee, hanno ripetutamente sottolineato e rafforzato nel tempo, l’importanza di sviluppare e sostenere un sistema locale di monitoraggio alcol-correlato in grado di garantire da un lato, una valutazione dell’impatto socio-sanitario del consumo di alcol nella popolazione, dall’altro, di fornire informazioni puntuali sullo stato di avanzamento delle iniziative di contrasto adottate ed eventualmente riadattate sulla base di bisogni socio-sanitari emergenti.

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.epicentro.iss.it/alcol/SismaProgetto.asp

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)