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Ostruzione della carotide: fattori di rischio

Ostruzione della carotide: fattori di rischio

Quando si ostruisce la carotide: la stenosi carotidea

L’arteria carotide sinistra ha origine dall’arco aortico mentre l’arteria carotide destra dall’arteria anonima. Il primo tratto che risale nel collo viene chiamato carotide comune che nel punto chiamato seno carotideo si divide in carotide esterna e carotide interna. La carotide interna a sua volta si divide in tre parti:

    arteria oftalmica,
    arteria cerebrale anteriore,
    arteria cerebrale media.

La carotide può essere soggetta ad una malattia ostruttiva chiamata stenosi carotidea che si potrebbe verificare quando sulle sue pareti interne si sono accumulati dei depositi, detti placche ateromatose che, se presenti in quantità rilevanti, possono ridurre il diametro della carotide e ostruire il passaggio del sangue. Questo processo di accumulo di grassi e altri detriti è molto lento, possono passare anche alcuni anni dopo i quali è possibile che si manifestino disturbi alla persona colpita.

Generalmente l’aterosclerosi delle arterie carotidi si crea nel punto in cui la carotide comune si divide in carotide interna ed esterna.

Spesso la stenosi carotidea può anche non manifestarsi con sintomi particolari che preannunciano il verificarsi di gravi conseguenze, anche fatali, come un attacco ischemico transitorio o un ictus.

I sintomi più comuni e i segnali precedenti a queste conseguenze sono:

    vertigini,
    cefalee,
    difficoltà di movimento degli arti,
    problemi improvvisi di visione,
    difficoltà di comunicazione,
    stato di debolezza degli arti (in genere in un unico lato del corpo).

Una diminuzione di afflusso del sangue all’encefalo può dare uno stato di incoscienza, se la durata dell’interruzione è di pochi secondi, mentre se si protrae per almeno quattro minuti, si potrebbero creare danni cerebrali permanenti. Queste conseguenze gravi hanno un’incidenza rara perché anche altre arterie chiamate arterie vertebrali contribuiscono ad irrorare sangue all’encefalo.

La formazione di placche che vanno ad ostruire la carotide può dipendere da numerosi fattori, i più comuni sono:

    ipertensione arteriosa,
    età avanzata del soggetto,
    livelli alti di trigliceridi e lipoproteine a bassa densità,
    fumo,
    ereditarietà,
    diabete mellito,
    cardiopatia ischemica,
    fibrillazione atriale.

Inoltre gli esperti hanno constatato un aumento del rischio di essere colpiti da stenosi carotidea per le persone che non svolgono con regolarità attività fisica, che fanno una vita sedentaria, e che hanno un peso troppo elevato rispetto al loro peso forma.

Si può fare molto in termini di prevenzione.

 

(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www./blog/carotide/


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)