Ottantenne picchiata: il nipote resta in carcere
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BOLZANO - Il giudice delle indagini preliminari di Bolzano Isabella Martin ha confermato l'arresto di Anton Prossliner, il 29enne di Termeno accusato di avere picchiato pesantemente la nonna materna mercoledì sera. La donna è tutt'ora ricoverata in prognosi riservata all'ospedale San Maurizio di Bolzano. Il 29enne ha dichiarato davanti al giudice di non ricordare nulla. Scarcerato, invece, l'amico romeno Danci Dimitru di 22 anni, il quale non avrebbe partecipato alla lite scoppiata in famiglia. È stato lui a raccontare come sono andate le cose al giudice, dato che Anton Prossliner non si ricorda più nulla in quanto, al momento dei fatti, si sarebbe trovato in una condizione di alterazione alcolica. L'altoatesino, nel corso dell'udienza di convalida ieri nel carcere di via Dante, è anche scoppiato a piangere davanti al giudice Martin, ripetendo più volte che non è possibile che lui abbia aggredito sua nonna e che si tratta di una tragedia.
Il giudice ha convalidato l'arresto e confermato la detenzione in carcere per Prossliner, mentre è stato scarcerato il 22enne romeno Danci Dimitru (entrambi sono difesi dagli avvocati bolzanini Markus Wenter e Francesco Coran). I due giovani, mercoledì sera, erano entrati nel maso di famiglia di Prossliner, in via Josef von Zallinger 14 a Termeno. All'interno del maso «Brunnenrain» vivono, su due piani diversi, sia la mamma che la nonna del giovane. Da un po' di tempo inoltre la famiglia aveva affittato una stanza al cittadino romeno. Pare che, entrambi ubriachi, avessero fatto del chiasso, svegliando l'anziana, che aveva di conseguenza protestato con il nipote. Quest'ultimo aveva reagito con violenza, picchiando selvaggiamente l'anziana, Anna Giovannelli, di 83 anni. La donna ha riportato ben cinque fratture al volto ed altre lesioni e si trova ricoverata nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Maurizio di Bolzano. Le sue condizioni sono stabili e gravi: a preoccupare i medici è il rischio di possibili complicazioni cliniche legate all'età avanzata della donna.
Anton Prossliner resta dunque in carcere - con l'accusa di lesioni personali, ubriachezza, percosse e resistenza e violenza a pubblico ufficiale (avendo reagito male all'arrivo dei carabinieri) - mentre il suo amico romeno, Danci Dimitru, è stato scagionato: il litigo, sfociato poi nel pestaggio, si sarebbe infatti verificato solo tra il giovane altoatesino e l'anziana nonna mentre Dimitru, anche per motivi legati alla lingua (non comprende il dialetto tedesco) non sarebbe stato direttamente coinvolto nella lite. La vicenda aveva destato sconcerto nel paese di Termeno, dove in molti si sono interrogati sulle cause di tanta violenza, scoppiata oltretutto in famiglia ai danni di una povera anziana indifesa.