Overdose da Web già alle elementari
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La realtà virtuale può creare le premesse dell'aggressività
Il Piccolo 06 marzo 2009
Fenomeni di bullismo, magari non gravissimi, già in quarta e quinta elementare: la denuncia arriva dai genitori che hanno preso parte agli incontri che il Sert ha dedicato a questo fenomeno, collegandolo con l'abuso o uso di droga e alcol. «Soprattutto a Monfalcone, la tematica che maggiormente ha interessato i genitori presenti è stata quella del bullismo - spiega Claudia Dominguez, coordinatrice del progetto -. Molti genitori hanno chiesto espressamente come comportarsi quando il loro figliolo è "vittima" di prevaricazioni o viene coinvolto in comportamenti devianti dal "gruppo". E se prima questa tematica riguardava soprattutto i ragazzi delle scuole medie, adesso l'età in cui si iniziano a cogliere le prime avvisaglie del problema è scesa di molto. Tanto che, come Sert, abbiamo ampliato gli incontri ai genitori di bambini di quarta e quinta elementare». Al momento, secondo quanto emerso dalle testimonianze dei genitori, non si tratterebbe di episodi gravi, ma comunque preoccupanti e degni quindi di essere segnalati. L'importante, secondo il Sert, è affrontare tali fenomeni in tempo, per comprendere i primi segni di disagio sociale, devianza e perfino dipendenza. «Anche gli episodi che appaiono innocenti o quanto meno marginali possono nascondere delle insidie - spiega ancora la psicologa del Sert -. A esempio l'attrazione di un ragazzino di questa età per i videogiochi, che lo porta a costruirsi una identità fittizia di "vincente" può andare a discapito del suo equilibrio e del suo rendimento scolastico, e favorire comportamenti aggressivi, facendolo vivere in un mondo virtuale in cui conta solo il gioco e non l'impegno». La dipendenza da videogioco è una rinuncia del reale che a volte fa da apripista ad altre dipendenze, di droga o alcol, considerando che si tratta di un periodo complesso della vita, il passaggio da infanzia ad adolescenza. «I genitori, gli insegnanti e gli adulti devono intervenire, certamente che in un modo diverso da come hanno fatto con loro i loro genitori in altri periodi. Devono essere imposte delle regole, anche se questo può creare conflitto - specifica ancora la responsabile Sert -. Il conflitto non è uno spauracchio, può permettere agli adulti e ai giovani di differenziarsi. Questa potrebbe essere, se gestita in modo adeguato, una risorsa utile a consentire, sia agli adolescenti che agli adulti, di uscire dai propri luoghi comuni per trovarne altri più adeguati. E soprattutto agli adolescenti per evitare l'instaurarsi di comportamenti legati a un disagio, dando luogo a vere risorse creative». Che non fanno altro che allontanare, a esempio, i problemi legati al consumo di alcol, che a Gorizia e Monfalcone non sono affatto rari anche tra i giovani: una recente ricerca ha evidenziato che Gorizia risulta una delle province in cui sono più numerosi i casi di consumo di alcol tra i tredicenni. Con conseguenze serie, come il passaggio, poi, a sostanze illegali o l'insorgere di disturbi di tipo alimentare o di depressione.