Overdose: quando l'assunzione di dosi eccessive di droghe o farmaci può portare alla morte
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a cura di Gallotti Daniela
Overdose: assunzione di dosi eccessive di droghe o farmaci che può portare alla morte
La parola overdose indica l'assunzione in quantità eccessiva di sostanze tossiche, che possono essere droghe o farmaci: per
la gravità del fenomeno l'overdose può portare anche alla morte. L'overdose più frequente è per eroina, ma può avvenire anche
con altre droghe, come cocaina e stimolanti.
Quando si cade in overdose
L'overdose è una condizione a cui arrivano di norma soggetti in assuefazione all'assunzione di sostanze stupefacenti: la
dipendenza, infatti, da droghe o farmaci, innesca un fenomeno di tolleranza tanto da spingere, col tempo e quasi fuori dal
controllo della volontà, ad un aumento sempre più massiccio delle dosi. Quando l'assunzione di droghe, per iniezione,
ingestione o inalazione, raggiunge quantitativi troppo elevati, l'organismo entra in uno stato di grave compromissione delle
funzioni vitali, a rischio di decesso.
Spesso l'overdose si verifica anche dopo un periodo di disintossicazione: la ripresa nell'assunzione di droghe dopo un
periodo di disassuefazione dell'organismo può far cadere in overdose, con dosi di sostanze stupefacenti precedentemente
tollerate.
L'overdose da eroina
L'overdose più frequente è quella che si verifica quando la droga assunta in quantità eccessive è l'eroina. L'eroina,
infatti, è un derivato di sintesi della morfina e quindi un sedativo del sistema nervoso centrale: gli effetti, in dosi che
possiamo definire normali, sono appunto simili a quelli della morfina, anche se in forma più intensa con sensazione di
benessere e, da un punto di vista strettamente fisico, ipotensione e depressione respiratoria. Sul mercato di strada l'eroina
non è venduta pura, ma "tagliata", ossia unita ad altre sostanze spesso molto pericolose, come la stricnina: in questo modo
la quantità di principio attivo che si assume non è facilmente determinabile e questo aumenta il rischio di overdose.
L'overdose da eroina si manifesta con respiro lento, superficiale, irregolare, fino alla vera a propria depressione
respiratoria; calano anche la pressione e la frequenza cardiaca, fino alla tachicardia da choc e al coma. Solo un intervento
tempestivo e la somministrazione di sostanze antagoniste può evitare la morte.