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Padova: adolescenti e alcol, la prima indagine

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Adolescenti e alcol: la prima indagine padovana

Ragazzi che a 15 anni hanno già provato la prima sbornia e che quando si ritrovano nelle piazze bevono più di 4 bicchieri di alcolici a sera;

mettendo a rischio la propria salute e, nel caso a fine serata prendano l'automobile, anche quella degli altri. Un quadro allarmante quello

delineato dalla prima indagine svolta tra i ragazzi che si ritrovano il mercoledì sera in piazza delle Erbe dall'Assessorato alle Politiche

sociali in collaborazione con l'Associazione Fuori Target. Ma che contiene alcune indicazioni utili sugli interventi da sviluppare in futuro

per migliorare la situazione.
"I dati che abbiamo raccolto - ha spiegato l'assessore alle Politiche sociali Fabio Verlato presentando l'indagine questa mattina a Palazzo

Moroni- sono in linea con quelli nazionali, che ci dicono che almeno il 70% dei ragazzi comincia a bere prima dei 15 anni. Un dato molto

preoccupante, perché sappiamo che in un adolescente l'alcol produce più danni rispetto che in un adulto".
L'indagine si è articolata in quattro uscite realizzate dai ragazzi dell'associazione Fuori Target in piazza delle Erbe tra aprile e maggio,

nell'ambito dell'iniziativa "Che piazza". Durante le serate sono state effettuate 210 prove etilometriche: 112 sono risultate oltre il limite

di 0,5 grammi per litro previsto dalla legge, facendo registrare un tasso alcolemico medio di 1. I ragazzi sottoposti ad alcoltest hanno

un'età media di 24 anni: è stato chiesto loro anche di compilare un breve questionario. "Il 60% dei ragazzi incontrati-continua Verlato- non

era consapevole del proprio tasso alcolemico. Nel momento in cui li abbiamo informati portandoli a conoscenza dei rischi correlati nel caso

ad esempio si fossero messi alla guida, abbiamo osservato una modifica del comportamento: hanno deciso di aspettare che il tasso di alcol nel sangue scendesse o di far guidare altri. E l'efficacia di questa azione di sensibilizzazione l'abbiamo registrata nel calo del numero degli

incidenti alcolcorrelati e delle patenti ritirate nelle serate in cui siamo stati in piazza. Per questo ritengo sarebbe utile diffondere

l'uso dell'etilometro nei locali, nelle discoteche, per fornire ai ragazzi una percezione corretta del proprio stato. È certamente più

complesso riuscire a farli smettere di bere: dobbiamo dare ai ragazzi delle alternative, delle opportunità d'impegno, quello che stiamo

facendo con il progetto Padovameeteen ".


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)