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Padova, i medici contro il Botellon: "Un litro di alcol porta al coma etilico"

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I medici: «Botellon da vietare: un litro d'alcol porta al coma etilico»
Il dottor Francini invita il sindaco a rivedere l'ordinanza: «Il mega-raduno in Prato della Valle un danno alla salute»

di Valentina Voi

 

PADOVA. «A me sembra esagerato consentire il consumo di un litro di alcool a testa. Faccio fatica anch' io a bere un litro di vino, figuriamoci una ragazzina. Lo dico da medico e anche da genitore». Le parole di Francesco Francini, nutrizionista clinico e dietologo dell'Azienda Ospedaliera di Padova, non lasciano spazio a dubbi. L'ordinanza del sindaco Flavio Zanonato per contrastare gli effetti di una serata «a tutto spritz» come il Botellon «lascia il tempo che trova». La critica si fonda sulla mancata specifica della tipologia di alcool che è consentito portare con sé: «Mentre per quanto riguarda un litro di vino o di birra possiamo dedurre dall'etichetta la gradazione alcoolica, già per lo spritz è un conto difficile, ognuno lo fa a modo suo e generalmente è più alcoolico. Per non parlare di gin o grappa: un litro di superalcolici può portare anche al coma etilico».


E la festa del 30 maggio può avere effetti pesanti sulla salute dei partecipanti. Complice il caldo, la sensazione di alcolicità è ridotta dalla sete e si beve di più, senza alcun limite. «L'effetto pericoloso è quello acuto», continua il medico, «i ragazzi sono esposti al rischio di una vera e pericolosissima intossicazione da alcool».


Gli effetti sono variabili a seconda della quantità di liquori ingerita ma molto varia anche da individuo a individuo. «I primi effetti sono la disinibizione e il rallentamento dei riflessi ma c'è anche la riduzione della visione laterale: il risultato è un maggior pericolo per sé e per gli altri se ci si mette alla guida». Ma se i bagordi continuano, i rischi aumentano. «L'intossicazione acuta comporta cefalea, nausea e malesseri più o meno rapidamente transitori», spiega Francini, «fino al coma etilico. Ma gli spasmi dovuti al vomito possono anche danneggiare stomaco ed esofago». La conclusione del medico è che «nessuno può stare bene dopo una serata del genere».


Per evitare di trasformare una serata di festa in brutto ricordo, il consiglio è quello di non arrivare in Prato della Valle già ubriachi e di mangiare qualcosa, meglio se grasso, per assorbire l'alcool. «Questi sono consigli per ubriacarsi "meglio" ma è ovvio che queste serata non vanno a favore della salute. Non mi metto dalla parte dei bacchettoni, ma questo ritrovo è dannoso sia per i ragazzi che per la collettività».


Sulla vicenda prende posizione anche Giampiero Avruscio, medico e consigliere comunale del Pdl. «Questo è il risultato della politica offerta ai giovani di Padova: il nulla. Non va bene come messaggio, questi fenomeni di massa si spostano dove trovano spazio e la nostra amministrazione non lo dovrebbe permettere. Abbiamo un'ordinanza contro gli spinelli, un'altra contro le prostitute e ora siamo tolleranti con Bacco, mentre abbiamo punito tabacco e Venere. Non va bene come messaggio. Padova ha un progetto Città sane e ora tollera un esempio di città malsana. Ci sono limiti per tutto ma non per il botellon.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)