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Padova: il grido d'allarme del Prefetto

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Altro che lo spritz analcolico caro a palazzo Moroni, nei bar delle piazze si venderebbe alcol puro. A lanciare il grido d'allarme non è qualche residente esasperato dall'ennesima notte brava del popolo dell'aperitivo, ma il Prefetto Ennio Mario Sodano in persona. E per farlo ha scelto una sede che più istituzionale non potrebbe essere: l'aula Magna del Bo dove ieri mattina si è tenuta la cerimonia per il 141esimo anniversario della fondazione della Polizia municipale. E ad ascoltare il grido d'allarme del Prefetto c'erano, tra gli altri, proprio le figure simbolo della lotta (con esiti più o meno felici) allo spritz selvaggio in città: il sindaco Flavio Zanonato, il comandante dei vigili Lucio Terrin e l'assessore alla Polizia municipale Marco Carrai. Il j'accuse di Sodano parte da lontano e mette in discussione l'approccio che molto spesso la politica e l'opinione pubblica hanno nei confronti di situazioni di degrado anche a Padova.
«Credo che parlare di allarme sicurezza in città non sia opportuno - spiega -, molto spesso la gente assiste con disagio alle trasformazioni epocali che sta subendo la nostra società e reagisce chiedendo interventi di ordine pubblico, quando invece servirebbe un approccio diverso». «Un esempio per tutti - aggiunge -, quando sono arrivato a Padova mi è stato detto che in città c'era un grosso problema di ordine pubblico: lo spritz. A quel punto ho detto che non c'era problema, si poteva mettere in campo una forte azione di repressione schierando un numero adeguato di uomini e mezzi».
«Quando ho fatto questa proposta - continua il Prefetto - i miei collaboratori mi hanno guardato e ci siamo resi conto che il problema andava affrontato con modalità diverse». Non solo repressione, dunque. E Sodano punta il dito contro quei baristi che con il popolo delle spritz hanno dato vita ad un vero e proprio "business dello sballo": «È arrivato il tempo che anche gli esercenti facciano la loro parte. Mi si dice che in alcuni bar si venda anche alcol puro, una sostanza pericolosissima, molto più potente di certe droghe. Questo non è tollerabile e bisogna intervenire anche su questo versante». Anche sulla richiesta di maggiori fondi da parte del Governo in favore delle forze di polizia il Prefetto si dimostra cauto. «In momenti difficili come questi la cosa importante è valorizzare le risorse che già ci sono con un maggiore coordinamento tra le Forze di polizia che operano sul territorio - dice ancora il Prefetto - . Da più parti s'insiste sulla necessità di aprire nuove caserme dei Carabinieri, quando sul territorio provinciale ce ne sono già 54 a fronte di poco più di cento comuni». Sodano auspica poi ad una maggior efficienza della macchina della giustizia che oggi rischia di mortificare il lavoro delle forze dell'ordine a tutto vantaggio di chi delinque. «Ci si stupisce che all'estero gli immigrati rispettino di più la legge che da noi - conclude - ciò accade perché in Italia i primi a non rispettarla sono gli italiani».