Padova: iniziative di solidarietà
Padova: iniziative di solidarietà
Un piano di investimenti in «sofferenza», quello della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, presentato ieri
mattina nella splendida cornice della Scuola della Carità in via San Francesco. Un programma triennale, da qui al 2012, di
150 milioni di euro, ma inferiore di ben 52 milioni e mezzo d i euro r i s p e t t o a l 2007-2009. «Si tratta di un
documento in cui, ovviamente, abbiamo dovuto tenere conto della particolare congiuntura finanziaria e della crisi economica
che ha inciso e continua ad incidere anche sui nostri bilanci e lo farà chissà ancora per quanto tempo - ha spiegato Antonio
Finotti, numero uno dell'ente di Palazzo Monte di Pietà - Nella suddivisione delle risorse, abbiamo voluto dare priorità al
Sociale, destinando un totale di 33 milioni di euro, in particolare per l'assistenza agli anziani, per i servizi all'infanzia
e per il disagio giovanile, penso ad esempio all'alcolismo, all'uso di droga e ai disturbi del comportamento alimentare.
Senza dimenticare - ha proseguito il presidente della Fondazione Cariparo - il fondo straordinario di solidarietà, dedicato a
chi ha perso il lavoro a causa della crisi, e quello del cosiddetto housing sociale, per costruire alloggi da affittare a
prezzo calmierato».
Nonostante un piano triennale ridotto praticamente di un quarto rispetto al precedente, l'istituto di piazza Duomo riuscirà
comunque a sostenere l'Istruzione con altri 31 milioni di euro, riservati soprattutto a percorsi universitari
«extracurriculari », dalla scienza alla tecnologia, passando per l'ambiente e la «cittadinanza attiva», mantenendo un occhio
di riguardo per la Scuola galileiana di studi superiori. Saranno, invece, 29 i milioni di euro impegnati nella Salute,
lavorando fianco a fianco con l'Usl 16 e l'Azienda ospedaliera specialmente nella prevenzione di malattie legate al sistema
cardiocircolatorio. E ancora, un milione in meno (28) per la Ricerca, accompagnando l'internazionalizzazione dei giovani
studenti padovani. Ecco, infine, la nota dolente del programma illustrato ieri di fronte a numerose autorità cittadine (tra
cui il prefetto Sodano, il rettore del Bo Zaccaria, il direttore generale dell'Usl 16 Rao, quello dell'Azienda ospedaliera
Cestrone, gli assessori comunali Carrai, Colasio, Verlato e Zampieri e quelli provinciali Comacchio e Pavanetto): i «soli» 24
milioni di euro determinati per la Cultura, meno della metà di quanto stanziato nel 2007-2009.
«Svilupperemo soprattutto progetti propri dell'ente - ha precisato, in proposito, il presidente Finotti - ospitando diverse
mostre sia a Palazzo Monte di Pietà che, a Rovigo, a Palazzo Roverella. Ed apriremo un bando per restaurare beni artistici
non religiosi ». Nemmeno una riga, però, nel faldone di oltre cento pagine contenente anche il bilancio sociale 2009,
sull'Auditorium che dovrebbe sorgere in piazzale Boschetti e che la Fondazione Cariparo, in base ad una delibera «di massima
», dovrebbe finanziare con non più di 35 milioni di euro. E neppure un cenno nel ricco piano triennale presentato da Finotti
e dal suo braccio destro Roberto Saro.