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Padova: la guerra dell'alcol

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La guerra dell'alcol. I commercianti: «Via l'ordinanza che vieta la vendita»

A Padova continua il braccio di ferro tra commercianti e Comune sull'ordinanza anti alcol. Il Comune infatti si è reso disponibile a rivedere il dispositivo, ma solo nell'area attorno a piazza Mazzini. Le associazioni di categoria intanto non escludono di fare ricorso al Tar.

L'estensione dell'ordinanza che vieta la vendita di alcolici per asporto, dall'area della stazione fino in piazza Mazzini continua ad agitare la campagna elettorale padovana. Ieri pomeriggio così si è tenuta a palazzo Moroni una riunione a cui hanno partecipato l'assessore al Commercio Marta Dalla Vecchia, il presidente dell'Ascom Patrizio Bertin, il responsabile della comunicazione di Appe Massimo Galante e Mauro Cinefra funzionario di Confesercenti. «I rappresentanti delle associazioni di categoria, pur condividendo con l'amministrazione comunale la necessità di individuare misure anti degrado finalizzate al miglioramento della qualità della vita nelle zone limitrofe alla Stazione ferroviaria e a piazza Mazzini, hanno chiesto l'immediato ritiro dell'ordinanza firmata dal sindaco reggente Ivo Rossi» si legge in una nota congiunta di amministrazione e associazioni di categoria.

Nota che poi prosegue: «Per quanto riguarda l'area di piazza Mazzini, l'amministrazione comunale si impegna ad una riflessione circa strumenti diversi, che tengano conto dei suggerimenti che verranno indicati dalle associazioni di categoria. Eventuali futuri provvedimenti avranno il fine di salvaguardare al contempo l'esigenza di un maggiore ordine e decoro urbano, come chiesto a più riprese dai residenti delle zone interessate dall'ordinanza, e dall'altra eliminare o limitare al minimo gli eventuali mancati introiti per le attività commerciali delle realtà presenti nella zona no alcol». Entro un paio di giorni così, le associazioni di categoria dovranno presentare le loro proposte per rivedere in maniera significativa l'ordinanza. Una revisione che potrebbe però creare un precedente per nulla trascurabile: se effettivamente verranno riviste le limitazioni in piazza Mazzini, è del tutto evidente che gli altri sessanta commercianti interessati dall'ordinanza (attualmente sono 75 gli esercizi commerciali sottoposti alle limitazioni di vendita) non rimarranno con le mani in mano e i ricorsi potrebbero essere decine. Ricorso al Tar che viene paventato anche dal presidente dell'associazione commercianti del centro storico Massimiliano Pellizzari. «La cosa positiva è che l'amministrazione si sia resa disponibile a rivedere l'ordinanza, anche se limitatamente a piazza Mazzini. Questo vuol dire che si è resa conto di aver commesso un errore». «Chiaramente la revisione del dispositivo deve arrivare in tempi brevissimi, uno o due giorni al massimo - conclude Pellizzari - altrimenti siamo pronti a presentare un ricorso alla giustizia amministrativa. È del tutto evidente che siamo di fronte ad un provvedimento assolutamente anticostituzionale, un provvedimento che non sta né in cielo né in terra. Se entro poche ore non ci saranno dei cambiamenti sostanziali, già domani manifesteremo in piazza Mazzini».




(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.telefriuli.it/articolog.php?id=668075&sez=NEWS



(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)