Padova: multe a chi beve alcolici fuori dai locali
Padova: multe a chi beve alcolici fuori dai locali
In zona stazione, prima Arcella, giardini dell'Arena e altre piazzette. I vigili: c'è chi bivacca e crea disagi ai cittadini
di Matteo Bernardini
PADOVA - Stop al consumo di alcol in luogo pubblico lungo le strade del quartiere stazione, della prima Arcella, nell'area
delle piazzette Conciapelli, Bettiol, Forzatè, Bussolin, Sartori, e all'interno dei giardini dell'Arena. L'ordinanza
anti-alcol è stata firmata ieri dal sindaco Zanonato e resa immediatamente esecutiva. Il divieto non vale solo se le bevande
alcoliche, nella zona compresa dal provvedimento, vengono servite nei plateatici dei locali pubblici. Chi non rispetterà la
nuova misura stabilita dall'Amministrazione comunale potrà essere sanzionato con una multa di 100 euro.
L'ordinanza, già annunciata prima dell'estate ai commercianti italiani del quartiere stazione in un incontro con sindaco,
questore e assessore alla Polizia municipale, è stata emessa dal Comune dopo avere recepito pareri e rapporti delle forze
dell'ordine che evidenziavano come «l'area comprendente piazzale Stazione, via Bixio, via Cairoli, via Tommaseo e corso del
Popolo fosse caratterizzata dalla presenza di soggetti comunitari ed extracomunitari, talvolta clandestini senza fissa
dimora, pregiudicati e tossicodipendenti che stazionano senza occupazione spesso abusando di bevande alcoliche».
Ma non solo, perché «anche nelle piazze Conciapelli, Bettiol, Forzatè, Bussolin, Sartori e ai Giardini dell'Arena - sempre
secondo i rapporti dei militari - è frequente la presenza di persone che bivaccano, consumando e abusando di bevande
alcoliche, creando così situazioni di degrado urbano che condizionano la vita dei cittadini». Tra l'altro, in alcuni casi,
proprio i soggetti descritti nei rapporti di polizia e carabinieri hanno utilizzato le bottiglie di vetro delle birre
comperate, e bevute per strada, come arma non solo nelle risse che li hanno visti più volte protagonisti, ma anche nei
confronti delle forze dell'ordine mettendone a repentaglio l'incolumità personale nel momento degli interventi. E allora
anche per questo motivo è arrivata la firma su un provvedimento che mira a superare il degrado e «l'insicurezza che i
cittadini avvertono nel loro vivere quotidiano e il profondo senso di timore per la propria incolumità»; sentimenti che
«compromettono il libero godimento degli spazi pubblici, condizionando la qualità della vita».
Ma nello scrivere la nuova ordinanza sulla sicurezza, dopo quella anti prostituzione a cui ha fatto seguito il testo anti
droga, il sindaco ha voluto anche sottolineare come sia «necessario contenere il fenomeno dell'abuso di alcolici per il
conseguente danno provocato alla salute degli interessati».