Padova: spritz, multe ai genitori dei ragazzi
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«Alcol: non basta multare i ragazzi con meno di 16 anni, ma anche le famiglie che danno via libera ai loro figli per le serate a base di spritz». A chiedere il giro di vite non è il sindaco ma Angelo Luni, direttore dell'Appe, l'associazione che tutela i baristi. E la soluzione indicata da Luni porta dritta a Milano. «L'ordinanza del sindaco Letizia Moratti è da condividere e credo che anche a Padova, da settembre, bisognerà multare le famiglie dei minori di 16 anni sorpresi dai vigili a bere spritz, birra, vino o liquori vari. Potrebbe rivelarsi la strada vincente per frenare l'esponenziale consumo di bevande alcoliche da parte dei minorenni, tra cui tantissime ragazze». Angelo Luni con l'Appe rappresenta 1600 tra i 2500 baristi e ristoratori padovani. «Il Comune di Milano fa bene a multare i titolari dei negozi e dei supermercati che non hanno scrupoli a vendere l'alcol ai minori di 16 anni. Invece, a Padova, si continua ad insistere con la politica di penalizzare esclusivamente i baristi, considerandoli gli unici responsabili del degrado e dei mali causati dall'abuso. Vietare la vendita e la somministrazione di alcoliche ai minori di 16 anni non è una novità: il divieto esiste in tutt'Italia in base all'articolo 189 del testo unico di pubblica sicurezza. Anzi a Padova sono sempre più numerosi i baristi, proprio per una scelta di responsabilità etica, che non danno da bere ai ragazzi di 16 e 17 anni. La validità del provvedimento messo in atto dalla Moratti consiste per l'appunto nella decisione di coinvolgere per la prima volta sia i ragazzi che si affezionano un po' troppo al collo della bottiglia, sia i loro genitori». E Luni non si ritrova certo solo in questa nuova battaglia per combattere il dilagare del consumo di alcoli tra i giovanissimi. I baristi delle piazze e del Ghetto sono favorevoli alla «Formula Milano». «Tra poco più di un mese, come avviene ogni autunno, si riproporranno i gravi problemi legati al rito dello spritz», sottolinea Francesco Bagattin, gestore del bar Otto e Mezzo in Corso Garibaldi. «Non so ancora esattamente se la nostra amministrazione comunale, guidata ancora da Flavio Zanonato, debba limitarsi a copiare tout court le disposizioni amministrative della Moratti. Ma credo che un provvedimento vada adottato».