Padova: Stop alle sbronze, sono fuori moda
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Oltre 600 studenti hanno partecipato a 81 incontri tenuti da esperti del settore
IL GAZZETTINO 11 Luglio 2009
I giovani bevono meno. Per la prima volta dopo anni di sbronze, indigestioni di spritz, assunzione smodata di superalcolici, l'ubriacatura del sabato sera sembra imboccare la via del tramonto. Condannata a passare di moda, soppiantata dall'"aurea mediocritas", quell'ottimale moderazione che fa bene alla salute. Lo attestano i risultati preliminari del progetto "Epicuro per giovani centauri" realizzato con metodologia scientifica grazie alla collaborazione tra la Tossicologia clinica dell'Azienda ospedaliera universitaria, i Servizi sociali del Comune e la polizia municipale, la motorizzazione civile del Triveneto, l'associazione Epicuro. Coinvolti 624 studenti delle scuole medie (Falconetto, Levi-Civita, Pacinotti di Padova, Vivaldi di Montegrotto) e superiori (i licei Tito Livio e Nievo, gli istituti Einaudi, Selvatico e Severi) inseriti in percorsi di sensibilizzazione: 81 incontri con esperti del settore per un totale di 324 ore scolastiche dedicate al bere responsabile.
«I risultati sono piuttosto incoraggianti: abbiamo verificato una diminuzione delle unità alcoliche consumate il sabato sera, scese da 0,92 a 0,62 e questa contrazione del consumo è verificabile anche nella percentuale del numero di bevitori», anticipa il professor Luigi Gallimberti, psichiatra di formazione psicoanalitica e tossicologo medico, direttore della Tossicologia clinica delle farmaco-dipendenze dell'Azienda ospedaliera universitaria di Padova, autore del libro "Il bere oscuro" (Bur) che spiega come e perché c'è chi affoga la propria vita nell'alcol. «L'intervento proposto risulta essere più efficace nelle classi terze medie rispetto ai ragazzi di prima superiore che si confermano più refrattari alla prevenzione. E' comunque fondamentale - sostiene Gallimberti - che ciascuno, in base alle sue competenze, contribuisca a costruire una nuova coscienza collettiva, riflettendo sulle modalità di approccio più idonee da parte del mondo degli adulti». Ma, c'è un ma. La diminuzione delle unità alcoliche consumate non è accompagnata da una percezione di maggior lontananza dalle bevande nè propria nè del gruppo di appartenenza: in altre parole «il risultato positivo si riflette direttamente sul miglioramento comportamento e non si accompagna ad una percezione cosciente, anche perchè la percezione di vicinanza all'alcol del gruppo di amici aumenta costantemente con il crescere dell'età. Fortunatamente la consapevolezza della pericolosità dell'associazione alcol & guida rimane a livelli molto elevati, ma ancora una volta non basta ad evitare la messa in atto di comportamenti a rischio, per questo è necessario coinvolgere attivamente i ragazzi rendendoli protagonisti nell'elaborazione e nell'implementazione di strategie di riconoscimento. Da parte nostra - promette il tossicologo - faremo ogni sforzo per riproporre e ampliare, se possibile, il progetto anche per l'anno scolastico 2009-2010».