News di Alcologia

All'insegna di «educare e non proibire», nella sala Carraresi della Fiera si è tenuta la premiazione delle classi vincitrici del progetto «Che piacere» 2009-2010 per la prevenzione del consumo di alcol negli adolescenti. Miglior «video», scelto da una giuria di giornalisti, «Ragazzo che cammina tra teche di vetro» (III B Istituto Scalcerle), al secondo posto «Spot contro l'utilizzo dell'alcol prima di guidare» (III E Istituto Belzoni), al terzo «Amici in spiaggia si tolgono la maglietta con le immagini di giovani ubriachi» (III L Istituto Einaudi). Miglior «slogan» delle superiori «L'alcol è l'unica malattia venduta in bottiglia» (2ola Istituto Bernardi), secondo «Goccia dopo goccia la vita si accorcia» (2ota Istituto Bernardi), terzo «La vita è bella non berla» (IA odont. Istituto Ruzza). Miglior «slogan» delle medie «Non berti la vita, degustala» (IIA Falconetto), secondo «La vita è una sola, non buttarla» (IIB Vivaldi ), terzo «Tu bevi, voi bevete, noi no. Non è mai tardi per smettere» (II A Vivaldi). Il professor Angelo Gatta, coordinatore del progetto, ideato dalla Fondazione Lionello Forin Hepatos onlus insieme con il Rotary Club Padova, l'Università e l'Ulss 16 e che ha coinvolto oltre 3.000 studenti, ha spiegato che i dati emersi confermano che l'assunzione di alcol comincia alle medie inferiori, aumenta con l'età e riguarda anche il sesso femminile; che tra il 60 e il 70% degli studenti delle superiori beve, e una percentuale anche pesantemente(5 o più unità alcoliche al giorno), per cui non si può più parlare di prevenzione ma di terapia. Si riscontrano poi problemi psico-comportamentali, come l'aggressività, associata, nel 40% dei casi, all'assunzione di alcol. Esistono fattori di rischio: beve di più chi frequenta il bar o la discoteca, chi torna a casa tardi, chi ha più soldi in tasca. I genitori sono avvertiti.