Padova: troppi alcol-infortuni
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Il 25 per cento dei sinistri provocati dal bere
Dal 10 al 25 per cento degli incidenti sul lavoro sono causati dall'uso o dall'abuso di alcol, le assenze dalla fabbrica o dall'ufficio di chi ha troppa familiarità con il bicchiere sono quattro volte superiori rispetto a quanti rimangono entro il range consentito. L'alcolismo è causa del 40 per cento dei cambiamenti di mansione. Dopo sette anni di abuso-dipendenza, l'alcolista perde il 15% delle sue capacità e inizia ad avere difficoltà lavorative, dopo 11 anni la sua inefficienza può toccare il 50% con sanzioni per negligenza e assenteismo, dopo 14 iniziano i primi ricoveri. Le professioni più a rischio? Edili, metalmeccanici, agricoltori, baristi, camerieri, cuochi. E autisti.
Il fenomeno dell'uso di sostanze psicoattive nei luoghi di lavoro risulta essere un problema spesso sottovalutato e sottostimato. Secondo lo studio "Conoscere per cambiare" - effettuato nel Veneto dalla Federazione italiana medici di medicina generale, condotto da 2.269 dottori di famiglia convenzionati coinvolgendo nella rilevazione circa 62 mila assistiti, il 52% con un lavoro stabile - l'11,9% del campione risulta a rischio, il 6,3% adotta modalità pericolose nel bere, il 3,5% presenta un livello crescente di dipendenza da alcol e quindi la necessità di interventi specialistici. Sempre nel Veneto, lo Spisal ha indagato che il 17,4% di chi svolge un lavoro continuativo consuma oltre 1 litro di vino al giorno, in particolare gli edili con conseguente, marcato rischio di cadute dall'alto. L'aumento di infortuni non riguarda solo l'alcolista che si presenta già ubriaco sul posto di lavoro e come tale facilmente individuabile, ma anche chi ha la consuetudine di bere (pure a basse dosi) durante la pausa mensa: bevendo solo due bicchieri di vino - 0,5m/l, il rischio di incorrere in un infortunio raddoppia. Per poi prendere, proporzionalmente il volo: la probabilità di restare vittima di incidente con 1m/l (3 o 4 bicchieri di vino) aumenta di sei volte e raggiunge le 30 volte con 2m/l. Per quanto concerne le altre sostanze, il primato è della cocaina che invade soprattutto i cantieri: talvolta per riuscire a fare qualche ora in più, sobbarcarsi uno straordinario fra macchinari e gru, si beve un bicchiere d'alcol di troppo, si assume qualche eccitante, si sniffa, giusto per non sentire la fatica e rendere meglio. La concomitante presenza di più sostanze nell'organismo può provocare il potenziamento dei singoli effetti secondo modelli sommativi o moltiplicativi a volte poco prevedibili. Pertanto si prevede di inserire nei progetti aziendali di promozione della salute un focus sul rischio da dipendenza da sostanze alcoliche tra gli occupati, coinvolgendo datori di lavoro e Spisal, ponendo attenzione alla cura delle persone a rischio, alla loro tutela e inserendo i lavoratori più "fragili" entro programmi di recupero che favoriscano l'abbandono di comportamenti dannosi e l'adozione di nuove abitudini di vita, favorevoli alla salute.