Palermo: Tour di una quindicenne nei bar quattro litri d' alcol in un' ora
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All' indomani dell' ordinanza firmata dal sindaco Diego Cammarata che vieta la vendita e la somministrazione di alcol ai minori di 16 anni, una ragazza di quindici anni si presta per un tour pomeridiano nei bar e nei locali della movida a caccia di birra e aperitivi alcolici. «È vero - dice lei, Giuliana Giordano, studentessa del liceo Regina Margherita - i giovani bevono. L' ordinanza del sindaco sarà positiva se verrà realmente applicata e i controlli saranno rigorosi. A me e ai miei amici nessuno ha mai chiesto documenti». Mercoledì pomeriggio parecchi gestori e titolari di locali dell' Olivella avevano assicurato il rifiuto di vendere alcolici ai giovanissimi. In molti dei locali che l' altro ieri avevano preannunciato controlli rigorosi, ieri invece non è accaduto nulla. Giuliana ieri pomeriggio ha cominciato la sua caccia alla bottiglia: «Sono persino astemia» racconta ridendo prima di entrare in un bar. «Una birra, per cortesia» chiede al bancone. E con due euro e cinquanta centesimi, la bottiglia è servita. Nessuna richiesta di documenti: «La preferisce aperta o chiusa?» dice soltanto il cameriere. Tappa successiva, un altro bar, dove l' aperitivo alcolico con gradazione al quattro per cento arriva puntuale nelle mani della quindicenne senza che nessuno tra cassa e banco si ponga problemi per l' età. L' ordinanza firmata da Cammarata è del tutto simile a quella adottata già da qualche giorno dal sindaco di Milano Letizia Moratti e vieta vendita e somministrazione di alcol di qualsiasi gradazione. Il tour prosegue in un altro locale, molto frequentato nelle notti palermitane anche dai teenagers: qui, addirittura, la birra consegnata a Giuliana è da 66 centilitri. Più avanti, nella medesima strada, spiegano a Giuliana: «Abbiamo soltanto birre piccole, ci scusi», ma quella non gliela negano, e nessuno chiede documenti. L' aperitivo analcolico alla pesca torna in piazza Olivella, e anche qui va come nei casi precedenti: nessuna particolare richiesta di documenti alla ragazza dal sorriso gentile. È invece alla fragola, fresca e sempre senza domande, la successiva bottiglia servita in un altro pub. Riepilogando: sei locali visitati in un' ora, tre bottiglie di birra prontamente consegnate - tra cui due da 66 centilitri - e tre aperitivi alcolici. Uno al mirtillo, uno alla pesca e uno fragola. Soltanto in due casi le bottiglie sono state aperte prime di essere consegnate. In nessun locale da parte di chi serviva la gentile cliente al bancone vi sono state domande o resistenze a vendere l' alcol. E nessuno ha chiesto documenti alla quindicenne Giuliana. La spesa complessiva è stata di 17 euro per oltre 4 litri di alcolici vari. Le multe annunciate dall' ordinanza Cammarata (che non è comunque ancora entrata in vigore) sono soltanto a carico dei locali trasgressori e sono quelle previste nelle normativa nazionale: da 256 a 2.582 euro, con le possibilità della sospensione della licenza, dei lavori per la collettività e persino degli arresti domiciliari. Potranno far applicare le regole i vigili urbani, la polizia, i carabinieri e la guardia di finanza. «In realtà - commenta Giuliana - un po' me l' aspettavo che non mi avrebbero chiesto i documentie che ottenere l' alcol non sarebbe stato difficile. Certo, però, con quello che si sente in giro, una maggiore attenzione da parte di gestori e titolari non guasterebbe. Ma se i controlli anche da parte di chi lavora nei locali restano quelli che io stessa ho potuto vedere oggi, l' ordinanza del sindaco sarà assolutamente inutile. Serve senso di responsabilità da parte di tutti: dei ragazzi, che devono capire che l' alcol è deleterio, soprattutto se poi si mettono alla guida dei motorini. Serve responsabilità da parte dei gestori che, per fame di soldi, non si pongono troppe domande sui loro clienti. E da parte di chi dovrà controllare il rispetto dell' ordinanza, perché c' è davvero molto lavoro da fare».