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Parlare di droga a casa e a scuola tiene lontano gli adolescenti dal consumo

fonte: Samhsa

Un rapporto del Substance Abuse e Mental Health Services Administration (SAMHSA) ha presentato i risultati di un sondaggio sulla salute e il consumo di droga, svolto negli Stati Uniti, e che ha coinvolto 67.500 adolescenti. Secondo il sondaggio, i ragazzi tra i 12 e i 17 anni in affidamento sono stati significativamente meno propensi, rispetto ad altri adolescenti, a parlare con un genitore, o tutore, circa i pericoli che derivano dall’uso di sostanze.

Nel rapporto viene inoltre sottolineato come la ricezione di messaggi di prevenzione si differenzi negli adolescenti che vivono coi i genitori biologici, adottivi o affidatari. Ad esempio, il 79,2 % e il 77,3 % degli adolescenti chi e vivono rispettivamente con i genitori biologici e i genitori adottivi ricevono messaggi di prevenzione rispetto all’uso di sostanze mentre la percentuale scende al 70,5 % negli adolescenti in affidamento.

Il direttore del SAMHSA, Frances M. Harding, ha ricordato che i giovani in affidamento si trovano spesso ad affrontare particolari sfide e per questo é indispensabile che essi ricevano gli stessi messaggi di prevenzione. Per fare questo, è necessario coinvolgere genitori e tutori. Con questo obiettivo é stata lanciata negli Stati Uniti una nuova campagna mediatica di prevenzione “Talk. They hear you” (Parla. Ti sentono) per aumentare la consapevolezza dei genitori e delle figure di riferimento su questi temi, fornendo le necessarie informazioni per iniziare con i ragazzi un dialogo costruttivo sull’alcol e per contenere il potenziale persuasivo dei media e del mondo virtuale.

http://www.samhsa.gov/newsroom/advisories/1405154446.aspx

http://www.droganews.it/news/2281/Parlare_di_droga_a_casa_e_a_scuola_tiene_lontano_g.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)