Parma: alcol e guida, la sicurezza passa dalla prevenzione
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Prevenire è meglio che guidare (con rischio). E' mirata proprio alla prevenzione degli incidenti stradali dovuti alla guida in stato di ebbrezza, la campagna di sensibilizzazione «Alcool? No, guido», rivolta agli studenti delle classi IV e V delle scuole superiori parmigiane. Promosso per il secondo anno dalla Prefettura insieme a Provincia, Comune, Osservatorio regionale di Sicurezza Stradale, Ausl, Polizia stradale, Ufficio Scolastico Provinciale, Sipemer e Croce Rossa Italiana, il progetto è ripartito ieri mattina dal liceo classico «Romagnosi», primo dei tredici istituti che quest'anno hanno aderito all'iniziativa.
Oltre ai dibattiti nelle scuole che vertono sulle norme e sulle sanzioni previste dal Codice della strada, nonché sui meccanismi psicologici che sono alla base dei comportamenti trasgressivi, tutti i fine settimana gli incontri continueranno fuori dalle discoteche dove, insieme alla Polizia Stradale, agli psicologi, agli operatori della Croce Rossa e dell'Unità di Strada, gli studenti sensibilizzeranno i coetanei al controllo del tasso alcolemico prima di mettersi alla guida.
«Il riscontro positivo da parte dei ragazzi e degli insegnanti - hanno sottolineato la direttrice della III area della Prefettura, Fernanda Canfora, e Anna Maria Rinaldi, dipendente della prefettura e psicologa, responsabili del progetto - riflettono un interesse attento rispetto ai temi trattati in maniera trasversale da più figure professionali. Con questo progetto la Prefettura, forte di una grande esperienza sul campo, vuol fornire il proprio contributo all'educazione stradale trasmettendo ai giovani, nelle scuole e nei luoghi di divertimento, la consapevolezza delle norme e dei rischi dei comportamenti trasgressivi».
Ieri mattina i ragazzi hanno incontrato Eugenio Amorosa, dirigente della Polizia Stradale, lo psichiatra Giuseppe Fertonani - che ha spiegato gli effetti negativi dell'alcool alla guida, sottolineando come agisca su percezione, attenzione, elaborazione e valutazione - e il prefetto, Paolo Scarpis. «Ogni giorno negli incidenti stradali perdono la vita 13 ragazzi più o meno della vostra età - ha dichiarato Scarpis -. Nella mia lunga carriera in Polizia ho visto tanti, troppi cadaveri di uomini, donne, ragazzi. Vedendo questi corpi senza vita c'è solo una cosa da tenere ben presente: che questa è l'unica vita che abbiamo e come tale dobbiamo salvaguardarla».
Secondo i dati Istat, a livello nazionale, ogni anno sulle strade muoiono circa 621 persone in incidenti provocati da automobilisti sotto l'effetto dell'alcol.
A Parma si sono verificati, complessivamente, 1.723 incidenti stradali nel 2008, con 57 morti rispetto ai 44 dell'anno precedente. Dati in aumento, dunque. Ma soprattutto dati spaventosi, dal momento che a perdere la vita sono in larga parte ragazzi d'età compresa tra i 24 e i 29 anni. «Come polo della cultura classica abbiamo aderito molto volentieri a quest'iniziativa - ha dichiarato la preside del Romagnosi, Maria Giovanna Forlani -. E' fondamentale che i ragazzi apprendano il senso di responsabilità tra i banchi di scuola. Per questo motivo abbiamo organizzato anche una serie di conferenze sull'educazione civica: i nostri studenti devono diventare i cittadini responsabili di domani».