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Parma: progetto "Alcol? No, guido!"

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Progetto "Alcol? No, guido!". L'ebbrezza non è in bottiglia
Caterina Zanirato
Simulazioni di guida in piazza Garibaldi. T-shirt personalizzate. E una festa senza alcol da organizzare in discoteca. Il

tutto per fare capire ai ragazzi che l'abuso di alcol è rischioso. E che non ci si deve mettere al volante quando si beve un

bicchiere di troppo.
Si è conclusa nel migliore dei modi la terza edizione del progetto «Alcol? No, guido!», organizzata dalla Prefettura di Parma

in collaborazione con Polizia stradale, Comune, Ufficio scolastico provinciale, Croce rossa, psicologi del Sipem e Ausl.

Un progetto di prevenzione e sensibilizzazione contro la guida in stato di ebbrezza che ha coinvolto oltre 2mila studenti

delle scuole superiori di Parma, più due istituti di Fidenza. E che, il prefetto assicura, si ha l'intenzione di ripetere

anche nelle prossime annate.
Il tutto si è concretizzato attraverso lezioni in classe tenute da professionisti dei vari enti che hanno partecipato al

progetto. I ragazzi hanno così potuto ascoltare esperienze sul campo delle varie figure impegnate alla lotta contro la guida

in stato di ebbrezza, capendone i rischi e le conseguenze.
«Abbiamo voluto far toccare con mano i pericoli che si corrono - spiega il prefetto, Luigi Viana -. Statisticamente infatti

c'è una diretta proporzionalità tra incidenti e guida sotto l'effetto di alcol o sostanze stupefacenti, con conseguenze per

sé e per gli altri. Abbiamo voluto quindi fornire ai giovani ogni tipo di informazione per responsabilizzarli. Solo così

possiamo combattere una delle piaghe del nostro tempo».
Ma il progetto non vuole demonizzare il divertimento: «Proprio per far capire che ci si può divertire anche senza esagerare

con l'alcol - spiega Fernanda Canfora, responsabile del progetto per la Prefettura - stiamo organizzando una serata in

discoteca senza l'uso di alcolici. I ragazzi sono entusiasti e stanno collaborando con impegno. E il numero di scuole che

aderisce al progetto è in aumento ogni anno».
Soddisfatto anche il comandante della polizia stradale, Eugenio Amorosa, che ha preso parte in prima persona alle lezioni in

classe. «Da molti anni, come Stradale, cerchiamo di avvicinarci ai giovani, che ci devono vedere come amici - spiega -. E

devo dire che il calo dell'incidentalità conferma che stiamo percorrendo la strada giusta». Gli incidenti mortali, a Parma,

sono diminuiti infatti del 22%. E le patenti ritirate per guida in stato d'ebbrezza sono state 442, più 18 per la guida sotto

l'effetto di sostanze stupefacenti. Una piaga a cui si deve fare fronte.
Con lui, anche l'assessore alla Sicurezza del Comune, Fabio Fecci: «A fianco degli interventi di repressione, e quindi dei

controlli su strada, ci devono essere anche interventi di prevenzione come questi. Non bisogna mirare solo a diminuire il

fenomeno della guida in stato d'ebbrezza, ma dell'esagerazione e dell'abuso di alcol tanto diffuso oggi».