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Patente, spunta il "medico spia"

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Verso l'ok in commissione al nuovo testo del codice della strada. Sarà segnalato chi contrae malattie incompatibili con la guida
Quotidiano.net 30 aprile 2009

LA COMMISSIONE Trasporti della Camera ha varato il nuovo testo del Codice della strada, che ricalca in gran parte le prime misure che il ministro Altero Matteoli aveva avallato; l'aula di Montecitorio dovrebbe discutere il testo e approvarlo il 18 maggio, ma c'è la speranza del presidente della commissione, Mario Valducci (Pdl), che possa essere licenziato in sede legislativa e quindi non debba passare l'iter del voto. «Lo chiediamo tutti», ha dichiarato Valducci, dopo che molte norme sono passate alla unanimità in commissione. Ma perché ciò sia possibile è necessario che siano d'accordo anche gli altri uffici che stanno esaminando il provvedimento. E comunque il presidente della commissione spera che, dopo il mandato al relatore perché esponga in aula il testo, non ci sia da parte delle opposizioni ostruzionismo, visto anche «che in commissione - ribadisce Valducci - abbiamo lavorato in armonia e si è riuscita a registrare un'ampia convergenza».
I DATI più importanti del provvedimento sulla sicurezza stradale riguardano il già paventato «tasso zero» di alcolici per i neo patentati, cioè i conducenti che hanno meno di 21 anni, ma anche per chi ha la patente da meno di tre anni e per quelli professionali e di autoveicoli per i quali è richiesta non più la patente B, ma la C o la D o la E. Per chi viola questo articolo è prevista una pesante sanzione pecuniaria. Se non ci sono incidenti, il ragazzo - o l'autista di camion e pullman - che viene trovato anche con una sola birra nello stomaco paga da 200 a 800 euro, il doppio se è accaduto qualcosa. Ma la norma che colpisce di più si riferisce a quello che si può chiamare il «medico spia», strumento che nasce dalla considerazione che bisogna proteggere non solo un conducente non più in grado di guidare, ma anche chi malauguratamente si trova sulla sua strada. La prevenzione si applica quando un medico, anche generico, scopre una patologia di un assistito che potrebbe renderlo inadatto alla guida; il professionista deve allora darne comunicazione «scritta e riservata» al ministero delle Infrastrutture e Trasporti. La conseguenza è che questa persona sarà chiamata alla revisione della patente e, se si tratta di chi ha ancora solo il foglio rosa, dovrà sottoporsi a una visita medica di idoneità.
NON SONO queste però le uniche strette previste. Fra le altre novità, l'inasprimento a 15 anni della pena prevista per chi guidando ubriaco o drogato provoca un incidente mortale, o ancora il raddoppio delle multe per la velocità e per il mancato rispetto dei pedoni e dei mezzi di soccorso, con una decurtazione dei punti che sarà maggiore. Ma ci sono anche tagli alle multe per le due ruote in divieto di sosta.