Paura o prudenza? Chi si mette al volante adesso beve di meno
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Multe in calo. Ma resta l'allarme droga...
Solo l'8,72 per cento positivo all'etilometro... Forse stiamo diventando più prudenti, forse è solo la paura di essere beccati. In ogni caso diminuisce il numero degli italiani che si mettono al volante dopo aver bevuto troppo. Il bilancio 2009 di polizia stradale e carabinieri dice che è risultato positivo all'etilometro l'8,72 per cento dei guidatori controllati durante le notti dei fine settimana. Un miglioramento significativo rispetto al 2008, quando avevamo raggiunto il 9,38 per cento. La tendenza positiva non riguarda solo i week end ed i controlli mirati contro le stragi del sabato sera: allargando il confronto all'intero anno siamo scesi dal 3,41 per cento del 2008 al 2,95 per cento del 2009. Cosa è successo? "Senza dubbio - dice il direttore della polizia stradale Roberto Sgalla - ha avuto il suo peso l'aumento dei controlli e l'introduzione di misure più severe per chi guida in stato d'ebbrezza". Nel 2009 gli automobilisti controllati hanno superato la soglia del milione e mezzo. Siamo arrivati a 1.587.581. Il 15 per cento in più rispetto all'anno precedente, addirittura il triplo se guardiamo al 2007. È vero, dunque, che le possibilità di essere pizzicati sono cresciute, anche se restiamo lontani dal livello di altri Paesi come la Francia, dove i test superano i 10 milioni l'anno. È anche vero che spaventa parecchio una sanzione pesante, scattata nel 2009 in 6.130 casi, come la confisca dell'auto per chi supera il livello di 1,5 grammi di alcol per litro di sangue contro lo 0,5 previsto dalla legge. Ma basta l'aumento dei controlli e delle sanzioni a spiegare tutto? "La speranza - dice ancora il capo della Stradale - è che gli italiani siano diventati anche più responsabili". Quel che è certo è che le donne si confermano più prudenti degli uomini: positivo al test il 3,46 per cento delle guidatrici contro il 10,37 per cento dei loro colleghi maschi. La fascia oraria più a rischio va dalle 4 alle 6 del mattino, quando i limiti di legge vengono superati più di una volta su dieci. Mentre per l'età la zona rossa è dai 23 ai 27 anni, positivo l'8,5 per cento, a parte il 12 per cento degli over 32, categoria che però copre una fetta troppo ampia della popolazione per essere significativa...