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Pavia: allerta alcol tra gli under 20

Pavia: allerta alcol tra gli under 20

PAVIA. Da qualche tempo i cestini vicini ai luoghi di ritrovo dei ragazzi sono pieni di bottiglie di vetro: vodka, gin,

birra. L'ultimo ritrovamento nella zona del parchetto di via Varese, a San Leonardo, lo scorso fine settimana. E allora il

sindaco Daniela Gatti Comini ha deciso di intervenire, con un appello pubblico: «Fate attenzione ai ragazzi, la vita è

preziosa». Sabato notte alcuni residenti della zona di via Varese, dove i ragazzi si ritrovano prima di muoversi verso la

discoteca o al ritorno, si erano svegliati di soprassalto: un rumore sordo, due ragazzi erano saltati sul tettuccio della

loro auto. Poi le sgommate, e tutti via verso i locali del divertimento estivo. Ma le bottiglie, vuote, sono rimaste nel

piazzale. Sugli schiamazzi c'erano già state lamentele all'inizio dell'estate nelle zone adiacenti al parco di Strada bassa.

In quell'occasione l'amministrazione si era schierata dalla parte dei ragazzi e del loro bisogno di aggregazione, della

necessità di farli sentire "a casa" in paese. Ora però si teme l'abuso di alcol tra i giovanissimi. A ritrovarsi vicino ai

parchetti sono infatti ragazzi dai 16 ai 20 anni: di qui la decisione del Comune di lanciare un'"allerta alcol". «Vorrei

rendere partecipi e attenti alcuni genitori sulle problematiche legate ai giovani sull'uso e abuso di alcol - scrive il

sindaco Gatti Comini -. I giovani scherzano, si incontrano, vivono la loro vita come è giusto che sia. Ma la vita è un bene

prezioso, l'incontro chiassoso va bene. Ma da qualche mese si trovano nei cestini della spazzatura parecchie bottiglie di

vodka e birra bevute dai ragazzi prima di recarsi nei soliti ritrovi». Il sindaco riprende: «Questi ragazzi non si rendono

conto delle conseguenze e dei danni dell'uso sconsiderato di alcolici e verso mezzanotte raggiungono le loro mete, ma in

quali condizioni?». Arriva duqnue l'invito a tutti i genitori a «parlare e ascoltare i figli, controllarli quando tornano

dalle discoteche perché questi comportamenti possono costare la vita anche a chi non ha bevuto ma si è lasciato trascinare».

Anna Grezzi