Pavia: nuove ordinanze anti-alcol
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Alcol in strada, due ore in più
Le maglie dell'ordinanza anti-alcol si allargano, c'è più tempo per la movida notturna: il regolamento di polizia urbana è
stato modificato in aula e ora consente ai bar di vendere bottiglie da asporto fino all'una. Le nuove regole per i locali e
per i giovani che li frequentano sono il frutto di una mediazione complicata. Lo scorso ottobre il sindaco aveva firmato
l'ordinanza che, dalle 23 alle 7 del mattino successivo, impone ai locali di «somministrare bevande o alimenti solo se
consumati all'interno dei locali».
L'ordinanza aveva lo scopo di evitare che, soprattutto nei fine settimana, il centro storico si traformasse in una sorta di
festa mobile con schiamazzi e abbandono di bottiglie e rifiuti lungo strade e piazze. La scorsa settimana l'ordinanza è stata
inserita nel regolamento di polizia urbana per metterla al riparo da eventuali bocciature dopo che la Cassazione aveva a sua
volta bocciato il decreto Maroni che aveva dato ai sindaci il potere di firmare provvedimenti di questo tipo. Ieri sera il
passaggio finale: il regolamento è entrato in consiglio già a maglie allargate con la possibilità per i locali di vendere
bevande fino a mezzanotte, e ne è uscito ancor più permissivo. I locali potranno vendere bevande anche a chi le consuma in
strada fino a mezzanotte il lunedì, martedì, giovedì e domenica, mentre il mercoledì, il venerdì e il sabato la vendita sarà
libera fino all'una di notte.
I tre giorni sono stati scelti considerando le abitudini dei pavesi: il mercoledì è tradizionalmente serata di uscita per gli
universitari, venerdì e sabato sono week end.
L'emendamento che ha ampliato gli orari di vendita fuori dai bar è stato proposto dai gruppi del Pd e di Democrazia e
solidarietà e accettato dalla maggioranza: alla fine della serata, l'opposizione si è astenuta "benevolmente" facendo passare
il regolamento. L'Ascom è soddisfatta: «E' un provvedimento importante per gli esercenti in un periodo di crisi», commenta
Pietro Ferretti della giunta Ascom. Simone Feder, esperto di dipendenze della Casa del Giovane, non demonizza la possibilità
di vendere alcol fino a tardi ma avverte: «L'importante è la coerenza. I divieti vanno fatti rispettare se si vuole essere
credibili».